Unabomber si riapre il caso con test genetici su 10 persone
Unabomber si riapre il caso. La Procura di Trieste ha chiesto al Gip di poter effettuare un incidente probatorio per sottoporre a indagine genetica 10 reperti tra gli oggetti sequestrati nell’ambito delle indagini sugli attentati attribuiti a Unabomber per verificare se sia possibile identificarne il o i responsabili della lunga scia di attentati. Lo rende noto la Procura precisando che la richiesta è stata formulata dal pm Federico Frezza e che nel fascicolo risulta indagata «una persona la cui attendibilità appare problematica ed è tutta da verificare» e altre nove, cioè «tutti coloro che avevano rivestito tale posizione nel corso dei procedimenti avviati all’epoca dalla stessa Procura». Il Procuratore capo, Antonio De Nicolo, ha precisato nella nota che «nei confronti di nessuna delle dieci persone menzionate nella richiesta d’incidente probatorio come “persone sottoposte a indagine” sono stati acquisiti elementi tali da consentire di convogliare le investigazioni in una precisa direzione: sarà l’accertamento genetico, sperabilmente, a fornire elementi utili a tal fine». Le persone che erano state coinvolte in passato sono state iscritte nel registro degli indagati per evitare di incappare in questioni di nullità o di inutilizzabilità. Le loro posizioni, comunque, all’epoca, erano state tutte archiviate. De Nicolo inoltre sottolinea che per tutte e dieci gli indagati, fino al termine dell’accertamento ogni «frettolosa attribuzione di responsabilità» sarebbe una «gratuita illazione».
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