Torino
4:53 pm, 19 Gennaio 23 calendario

Sgominata banda di NoVax che imbrattavano i muri con scritte e minacce

Di: Redazione Metronews
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Imbrattavano scuole, ospedali e sedi di quotidiani e sindacati con scritte offensive, minacce e proteste legate al movimento NoVax. Persone che ora hanno un nome e un volto dopo le denunce partite ieri dalla Questura di Torino. Si tratta di sei individui incensurati (tra cui infermieri e insegnanti sospesi e disoccupati) che sono accusati di oltre venti azioni. Il gruppo utilizzava delle tute e delle parrucche per non essere riconosciuto dalle telecamere di videosorveglianza e delle ricetrasmittenti per non farsi intercettare. Ma la Digos, dopo un anno di pedinamenti, li ha colti in flagranza di reato mentre stavano svolgendo un’azione di gruppo ai danni della scuola media Alberti.

NoVax infermieri e insegnanti sospesi

Le  persone indagate fanno parte del gruppo novax ‘V_V‘ ritenuto responsabile di aver compiuto, in oltre un anno, 23 scritte e imbrattamenti ai danni di diversi obiettivi cittadini, quali scuole, università, istituti di credito, ospedali, sindacati e quotidiani.  Gli indagati, di età compresa tra i 41 ai 53 anni e tutti incensurati erano in possesso di radio trasmittenti, bombolette spray, estintori ripieni di vernice con pistole ad aria compressa e scale di corda con ancoraggi. Nel corso di successive perquisizioni domiciliari, sono state trovate altre parrucche, bombolette di vernice e scale nonché magliette, bandiere, adesivi e volantini con i simboli no vax e sono stati anche sequestrati cellulari e computer che verranno analizzati per la prosecuzione delle indagini.
I primi blitz di cui i sei sarebbero ritenuti responsabili hanno colpito hub vaccinali, a cui sono seguite sedi giornali, banche, sindacati, ospedali e scuole i cui muri sono stati imbrattati con grandi scritte rosse che recitavano tra l’altro «I vax uccidono», «Vax=morte», «È da assassini tacere i danni da vaccini», «Obbligo vax=stupro dei diritti». Sulle loro azioni da mesi indagavano gli agenti della Digos torinese.

19 Gennaio 2023
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