Giorgetti cede su Rivera e al Tesoro arriva come dg Barbieri
Giorgetti cede alle pressioni della premier Giorgia Meloni sulla casella del direttore generale del Tesoro. Salta la conferma per Alessandro Rivera, il tecnico che sino ad ora aveva garantito i buoni rapporti con Bruxelles. Il Mef ha inviato alla Presidenza del Consiglio, per l’iscrizione nell’ordine del giorno del Cdm, la proposta di nomina dei direttori generali dei dipartimenti del Tesoro (Riccardo Barbieri), Ragioneria (Biagio Mazzotta) e Amministrazione Generale del personale e dei servizi (Ilaria Antonini). Il ministro dell’Economia Giorgetti ha ringraziato gli uscenti per il lavoro svolto con dedizione e competenza. Inoltre il ministero presenterà una proposta di riforma del modello organizzativo «con lo scopo di assicurare il raggiungimento degli importanti obiettivi assegnati in primo luogo a livello europeo e internazionali tramite una diversa articolazione della struttura dipartimentale».
Giorgetti cede e arriva Barbieri
Riccardo Barbieri Hermitte, nuovo direttore generale al Tesoro al posto di Alessandro Rivera, nasce a Roma il 25 aprile del 1958. Scelta interna per una delle poltrone più importanti di Via XX settembre, visto che Barbieri è dal 2015 capo economista responsabile della direzione I Analisi Economico Finanziaria del dipartimento del Tesoro. Economista e market strategist con venticinque anni di esperienza nei mercati finanziari, Barbieri ha lavorato per alcune delle maggiori banche di investimento, J.P. Morgan, Morgan Stanley e Bank of America-Merrill Lynch. È stato il capo dell’Independent Research Department e Chief Economist in Mizuho International, la succursale londinese della banca d’investimento giapponese Mizuho Securities Nato a Roma ma cresciuto a Milano, Barbieri si è laureato con lode in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi. Ha quindi passato cinque anni negli Usa, conseguendo un Ph.D. in Economics presso la New York University. In seguito una carriera sempre in salita che sette anni fa lo ha portato alla fine all’ingresso al Ministero dell’Economia e Finanza, dove ora salirà ai vertici.
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