Dorothea Wierer regina e profeta in patria: vittoria ad Anterselva
Dorothea Wierer (foto www.fisi.org) è profeta nella natia Anterselva. Con una straordinaria prestazione sugli sci e al poligono, l’azzurra ha centrato la sedicesima vittoria, l’undicesima a livello individuale, in Coppa del mondo.
Dorothea Wierer stravince nella sua Anterselva nella sprint 7,5 km
Lo ha fatto in una località simbolo del biathlon mondiale, considerata la “mecca” e che nel 2026 ospiterà le gare dei Giochi olimpici di Milano Cortina 2026. “Doro” ha vinto la sprint sui 7,5 chilometri nella prima giornata della tappa italiana del circuito mondiale del biathlon. Veloce sugli sci e precisa al tiro (zero errori nei due poligoni), l’atleta delle Fiamme Gialle si è imposta in 20’59″6 precedendo la francese Chloe Chevalier di appena 2″8 e di 8″7 la svedese Elvira Oeberg.
E sabato ci sarà la gara ad inseguimento
Per Wierer, 32 anni, si tratta del 61esimo podio. In virtù della vittoria odierna, l’italiana sabato partirà col pettorale numero 1 nella gara ad inseguimento. La Wierer ad Anterselva aveva già vinto in Coppa, ma mai nella sprint, nel 2019 nell’inseguimento e nel 2022 nella mass start. Quella odierna per Dorothea è il quarto successo in Coppa nel format più breve del biathlon nel quale lo scorso febbraio sullemontagne cinesi aveva conquistato il bronzo olimpico.
«Avevo le gambe pesanti, non pensavo che sarebbe andata così bene»
«Sugli sci non mi sentivo particolarmente bene, avevo le gambe pesanti e la sensazione non era delle migliori, sinceramente non pensavo andasse così bene, sono molto contenta». Sono le parole di Dorothea Wierer, dopo aver vinto la sprint sui 7,5 km nella sua Anterselva, località che ha “lasciato” solo dopo le nozze con il collega finanziere Stefano Corradini trasferendosi in Val di Fiemme.
«L’importante era, però, il poligono da dove sono uscita con il doppio zero – ha detto Wierer, una delle miss del biathlon internazionale e seguita da centinaia di migliaia di fans all’Estremo oriente russo fino alla Scandinavia – all’inizio della gara ero molto preoccupata per il vento. Sicuramente vincere a casa è sempre più bello»
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