Messina Denaro
9:12 pm, 18 Gennaio 23 calendario

Trovati diamanti e smeraldi nel secondo covo del boss

Di: Redazione Metronews
Campobello di Mazara
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Trovati diamanti e smeraldi, oltre a collane e bracciali «di grande valore». Sono stati sequestrati, insieme a documenti, nel “secondo covo” temporaneo di Matteo Messina Denaro individuato sempre a Campobello di Mazara, a poca distanza dalla casa in vicolo San Vito di proprietà di Andrea Bonafede dove il superboss ha passato gli ultimi sei mesi della sua latitanza. In un’altra abitazione, in via Maggiore Toselli, è stata scoperta una stanza segreta che era nascosta dal resto dell’appartamento da una parete a scorrimento sul fondo di un armadio con porta blindata. Subito sul posto si sono recati il procuratore aggiunto Paolo Guido e il comandante del Ros, Lucio Arcidiacono. L’appartamento è di proprietà di Errico Risalvato che nel 2019 subì una perquisizione assieme ad altri presunti fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro. Il fratello Giovanni è invece considerato molto vicino al boss Castelvetranese, ha finito di scontare da poco una condanna a 14 anni ed è libero. Sarebbe stato lo stesso proprietario a fornire la chiave della stanza. Sono entrati in azione anche gli esperti del Ris che hanno perlustrato l’immobile alla ricerca di tracce biologiche che possano ricondurre all’ex padrino. Al “secondo covo” si è giunti incrociando alcuni dati provenienti da un’attività investigativa della Guardia di finanza.

Trovati diamanti nel bunker

Intanto si sta analizzando anche il materiale rinvenuto nel primo covo. Al momento non sono stati trovati documenti o “pizzini”, come era successo in passato nei covi di altri boss. In una scatola c’era invece tutta la documentazione sanitaria. Si cercano tracce anche nei due cellulari sequestrati a Matteo Messina Denaro il giorno della cattura a Palermo. Già in manette l’autista, il commerciante incensurato Giovanni Luppino, per il quale la procura ha chiesto la convalida dell’arresto. Indagati il medico in pensione Andrea Bonafede e il primario oncologo Filippo Zerilli. Ieri è stato perquisito il reparto Oncologia dell’ospedale di Trapani.

Prima giornata in cella

Per Matteo Messina Denaro è stata allestita una stanza «a un metro» dalla sua cella nel carcere dell’Aquila dove da oggi sarà sottoposto alla chemioterapia. Intanto la visita di routine ha acclarato che il superboss non è affetto da patologie psichiatriche. Messina Denaro è entrato nel carcere abruzzese senza soldi e dunque, come hanno riferito fonti penitenziarie, gli è stato dato dall’amministrazione un piccolo sussidio. Inoltre il cappellano del carcere ha fornito al detenuto, che non aveva abiti di ricambio rispetto a quelli indossati al momento dell’arresto, dei vestiti puliti. Sempre secondo fonti penitenziarie l’ex latitante tiene la tv spenta. Il Garante per la protezione dei dati personali ha invitato intanto i media ad evitare la pubblicazione integrale di referti o la diffusione di dettagli presenti nelle cartelle cliniche relativi a patologie.

18 Gennaio 2023
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