Firezne
3:00 pm, 18 Gennaio 23 calendario

Mostro Firenze, richiesta riapertura indagini

Di: Redazione Metronews
condividi

FIRENZE La morte di Milva Malatesta e del figlio Mirko, uccisi nel rogo dell’auto avvenuto nella campagna attorno a Firenze nell’agosto del 1993, e gli omicidi irrisolti di alcune prostitute negli anni Ottanta e Novanta, sono delitti collegati al mostro di Firenze. Questa l’ipotesi su cui si basa la richiesta di riapertura delle indagini presentata in procura a Firenze dall’avvocato Alessio Fioravanti, figlio di Pietro, difensore di Pietro Pacciani.

La richiesta di Alessio Fioravanti, figlio di Pietro, difensore di Pacciani

Alessio Fioravanti ha avuto l’incarico da Luciano Malatesta, fratello di Milva e figlio di Renato, scomparso nel 1980 in un suicidio su cui l’istanza presentata ai magistrati chiede di far ulteriore luce.

Ma la richiesta di nuove indagini si fonda su «un elemento incontrovertibile» che, secondo le ricerche svolte dal legale con un team di collaboratori, mette in relazione una delle vittime del mostro a una delle prostitute uccise a Firenze.

L’omicidio di Milva Malatesta e di suo figlio Mirko

L’omicidio dell’allora 31enne Milva Malatesta e di suo figlio risale al 20 agosto del 1993. Il corpo della donna e quello del figlio furono trovati carbonizzati in una Fiat Panda abbandonata in una scarpata di Borgo Poneta, nel comune di Barberino Sant’Elsa.

Il legame tra la morte della Malatesta e gli omicidi compiuti dal “mostro” tra il 1968 e il 1985 si snoda sul fatto che la donna, figlia di Maria Antonietta Sperduto, avrebbe avuto una relazione con Pietro Pacciani: l’uomo era stato arrestato per aver abusato delle figlie ed era stato in carcere dall’1987 fino al 1991. Ma nel 1993 l’uomo era sotto processo.

Al “mostro di Firenze” sono stati imputati otto duplici omicidi, tutti commessi tra il ’68 e l”85. Fu il primo caso di serial killer in Italia ed ebbe una vasta eco su tutti i mezzi di comunicazione. Dei casi attribuiti al “mostro” se ne occupò il criminologo Francesco Bruno, scomparso di recente.

 

 

18 Gennaio 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA