Shakhtar Donetsk, venduto il bomber: 24 milioni ai soldati di Mariupol

Lo Shakhtar Donetsk vende Mudryk (nella foto) al Chelsea e parte dei soldi li regala ai soldati ucraini di Mariupol. Avete letto bene. Ben 24 milioni di euro, un quarto del ricavato dalla cessione dell’attaccante Mikhaylo Mudryk al Chelsea, saranno destinati dal patron dello Shakhtar Donetsk ai soldati ucraini di Mariupol e alle loro famiglie. Lo ha annunciato lo stesso magnate Rinat Akhmetov, proprietario del club,  all’indomani dell’ufficializzazione del trasferimento del bomber 22enne a Stamford Bridge per 70 milioni più altri 30 di bonus.

Lo Shakhtar Donetsk regala 24 milioni a Mariupol

Akhmetov ha spiegato chiaramente di voler usare una parte dell’introito per aiutare i soldati che per 82 giorni difesero l’acciaieria dell’Azovstal dall’assedio russo. E nello specifico «le loro famiglie, gli operatori sanitari e i volontari, i cui atti di eroismo hanno pochi riscontri nella storia». L’acciaieria capitolò a maggio dopo una strenua resistenza.

Il magnate, che con la guerra in Ucraina si dice abbia perso metà del proprio patrimonio personale, ha deciso di affidare la somma di un miliardo di grivnie (pari a 24 milioni di euro) a un team indipendente. Che lo destinerà a «cure mediche, protesi, supporto psicologico o altre richieste specifiche». L’erogazione avverrà nell’ambito del progetto “Heart of Azovstal” che sostiene attraverso la fondazione che porta il nome del presidente dello Shakhtar. Un modo per aiutare chi ha avuto la vita sconvolta dalla guerra, in attesa di riportare il club ucraino a competere in Europa con i propri campioni.

Il mondo dello sport ucraino del resto si è già impegnato a tutti i livelli per sostenere lo sforzo bellico della nazione e aiutare sfollati e feriti. Lo stesso Shakhtar Donetsk e la Dinamo Kiev hanno organizzato amichevoli con incasso in beneficenza in giro per l’Europa. Il capitano della nazionale di calcio, Andriy Yarmolenko, che gioca in Inghilterra nel West Ham, ha donato 90mila euro all’esercito ucraino. Anche le tenniste Elina Svitolina e Dayana Yastremska hanno scelto di donare i premi per tornei giocati rispettivamente in Messico e a Lione.