Milano
5:14 pm, 17 Gennaio 23 calendario
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Metropol: chiesta l’archiviazione dell’indagine sulla Lega

Di: Redazione Metronews
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La procura di Milano ha chiesto di archiviare l’indagine per corruzione internazionale nella vicenda sui presunti fondi russi alla Lega, l’indagine Metropol. L’istanza, firmata ieri dai pm Giovanni Polizzi e Cecilia Vassena, riguarda la presunta vendita, poi non finalizzata, durante un incontro all’hotel Metropol di Mosca il 18 ottobre 2018, in cui l’ex portavoce di Matteo Salvini e presidente dell’associazione LombardiaRussia Gianluca Savoini, l’avvocato Gianluca Meranda e l’ex banchiere Francesco Vannucci, hanno parlato con altrettanti intermediari russi di un possibile accordo sull’acquisto di gasolio russo per un valore complessivo di un miliardo e mezzo di dollari.

Per gli inquirenti, l’obiettivo finale della trattativa sarebbe stato quello di girare 65 milioni, pari a una percentuale del 4%, nelle casse della Lega. Soldi che sarebbero serviti per finanziare la campagna elettorale del partito alle elezioni europee del 2019. Tuttavia, dagli accertamenti della Guardia di finanza, durati oltre tre anni e mezzo, non sarebbero stati raccolti prove a sufficienza per portare i tre indagati a processo.

Inchiesta chiusa per mancanza di risposte russe alle rogatorie

A decretare la parola fine all’inchiesta, la mancata risposta delle autorità russe alle rogatorie firmate dai magistrati italiani. Tuttavia l’indagine «è stata in grado di ricostruire circa 40 riunioni degli indagati tra loro e/o con esponenti della controparte russa tenutisi nell’arco temporale compreso tra il 19.4.2018 e I’8.7.2019 sia in Italia che a Mosca, oltre ad innumerevoli contatti telefonici e scambi via e-mail e piattaforme web».

Per i pm, i tre russi «Yakunin, Karchenko e Dugin hanno partecipato alla trattativa per la vendita di prodotti petroliferi in qualità di rappresentanti di alti esponenti dell’establishment russo, i quali si sarebbero impegnati a favorire la conclusione dell’operazione sia con lo scopo di assicurare un sostegno finanziario al partito italiano Lega per Salvini premier, sia in vista di una remunerazione economica promessa loro».

L’ex portavoce di Matteo Salvini, Gianluca Savoini

Affare Metropol saltato per la fuga di notizie

Tuttavia, «la divulgazione a mezzo stampa avvenuta due settimane dopo, in ordine all’esistenza di trattative, condotte da esponenti riconducibili alla Lega, volte a reperire finanziamenti attraverso compravendite petrolifere con la Russia, sortiva l’effetto di interromperne ogni sostanziale sviluppo dell’affare», scrivono i pm. Questo è uno degli elementi che hanno portato alla richiesta di archiviare il fascicolo.

Su Salvini sospetti, ma mai indagato

Dalle indagini «è apparso verosimile che Matteo Salvini fosse a conoscenza delle trattative portate avanti da Savoini, Meranda e Vannucci» per «assicurare importanti flussi finanziari al partito, e del resto appare irragionevole ipotizzare che operazioni di tale portata potessero condursi senza un avallo dei vertici politici» anche se «non sono mai emersi elementi concreti sul fatto che il segretario della Lega abbia personalmente partecipato alla trattativa» mai andata in porto, o «fornito un contributo».

Così i magistrati hanno spiegato e confermato il fatto che Salvini non è mai stato indagato durante l’indagine. Per i pm milanesi «non vi sono, inoltre, elementi indicativi del fatto che (…) fosse stato messo al corrente del proposito di destinare una quota parte della somma ricavata dalla transazione ai mediatori russi perché remunerassero pubblici ufficiali russi».

17 Gennaio 2023
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