mafia
6:20 pm, 16 Gennaio 23 calendario

Tradito dal tumore il boss Messina Denaro. Arrestato senza manette

Di: Redazione Metronews
Tradito dal tumore
condividi

Tradito dal tumore, «che è democratico e colpisce tutte e tutti». La malattia è stata la “svolta” che ha portato alla cattura del latitante Matteo Messina Denaro.

Tradito dal tumore e dalle cure

Lo hanno ribadito Procura di Palermo e investigatori dei Carabinieri nella conferenza stampa tenuta per illustrare l’operazione di questa mattina. «Operazione che conclude un lavoro lungo e complicatissimo – ha premesso il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia – che ci ha consentito di arrestare l’ultimo stragista del 1992/1993, tenendo fede ad un debito che la Repubblica e lo Stato hanno nei confronti di tutte le vittime della mafia e dei loro familiari.

La fase finale è stata compiuta in modo impeccabile – ha proseguito De Lucia – catturando un latitante pericolosissimo senza alcun ricorso alla violenza e, come avete visto dai video diffusi, senza nemmeno le manette. Il fatto che oggi la gente abbia gioito in strada è un segnale importante in una città come Palermo. Certo la mafia non è sconfitta, ma è un passaggio importante», ha proseguito il procuratore spiegando che «il tumore è stato un evento inatteso che l’ha costretto ad uscire allo scoperto, ma è in buona salute, ben curato e con abiti di lusso».

Le indagini

A spiegare l’evolversi delle indagini è stato invece Giuseppe Arcidiacono, Comandante provinciale dei carabinieri di Palermo: «Dopo un percorso investigativo durato molti anni, nell’ultimo periodo sono emersi degli elementi che ci hanno portato a concentrarci sull’aspetto relativo alla salute del latitante – ha detto il generale – e che stesse frequentando una struttura sanitaria per poter curare la sua malattia. Il lavoro investigativo è stato caratterizzato da rapidità e riservatezza. In poche settimane abbiamo scremato i vari soggetti e individuato la data di oggi, nella quale il sospettato si sarebbe sottoposto a delle terapie cliniche». Il Comandante ci ha tenuto a precisare che anche gli appartenenti ai gruppi speciali del Gis e del Ros hanno agito «in uniforme con le insegne dell’Arma perchè ci muovevamo in una struttura simil ospedaliera e dovevamo garantire la sicurezza agli altri frequentatori». La cattura di Matteo Messina Denaro «è il risultato del lavoro e del sacrificio di tanti carabinieri – ha ricordato Arcidiacono – con l’apporto di tutte le forze di polizia e un lavoro corale di indagine sulla famiglia e i fiancheggiatori del latitante. In Procura si è lavorato anche l’ultimo dell’anno, poi c’è stata una forte accelerazione negli ultimi giorni perchè la selezione aveva portato ad individuare un soggetto con le caratteristiche giuste».

«Intercettazioni indispensabili»

I responsabili dell’operazione hanno spiegato che il dispositivo per la cattura era articolato con una “punta” costituita da Gis e Ros, oltre ad una doppia cintura intorno alla clinica. Il latitante è stato bloccato insieme ad un solo complice, risultato incensurato e arrestato per favoreggiamento. Messina Denaro non ha opposto resistenza e non ha negato la sua vera identità pur avendo un documento intestato ad altra persona. «Guardandolo in volto, comunque, abbiamo avuto subito certezza di aver fatto centro – hanno detto i Carabinieri operativi – e non abbiamo notato presenza di altri suoi uomini». Proveniva in auto dal trapanese, ma sul possibile domicilio sono in corso le indagini. Accertamenti sono in corso anche sul possibile coinvolgimento del personale della clinica – per ora non è stato trovato alcun elemento in tal senso – o su eventuali altre complicità. «Le indagini nel tempo avevano ristretto la sua rete – ha affermato il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia – ed era stato costretto via via a circondarsi di sempre meno soggetti affidabili. Si è mirato anche all’impoverimento dell’organizzazione, colpendola nel patrimonio. All’arresto si è arrivati unicamente grazie ad accertamenti tecnici e sono state indispensabili e irrinunciabili le intercettazioni. Senza di queste non si possono fare indagini sulla criminalità organizzata mafiosa e le indagini non portano ad alcun risultato».

16 Gennaio 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo