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8:14 pm, 12 Gennaio 23 calendario
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Ultrà Napoli e Roma, divieto di trasferta in arrivo

Di: Redazione Metronews
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Divieto di trasferta per un periodo di tempo da definire per i tifosi di Napoli e Roma. La proposta, maturata stamattina in seno al Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive del Viminale, è sul tavolo del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ne sta valutando con attenzione tutti i profili: l’eventuale decisione non dovrebbe comunque arrivare prima di domani, venerdì. L’eventuale stop potrebbe riguardare due o più partite sanzionando gli ultrà delle due squadre protagonisti degli scontri di domenica sull’A1 (vedi foto in alto).

Ultrà di Roma e Napoli: divieto di trasferte? Il rischio scontri diretti

L’attenzione, anche, è alle sfide dirette tra le due squadre le cui tifoserie estreme si detestano da quando, nel 2014, fu ucciso il partenopeo Ciro Esposito. Roma-Napoli di campionato si è già disputata, ma domenica 29 gennaio, per di più in notturna (alle 20,45), è in programma il ritorno al Maradona. Niente tifosi giallorossi sugli spalti – il divieto di trasferta vale anche per i colleghi napoletani, proprio a partire dal 2014 – ma è impossibile escludere incontri ad alto rischio alimentati dal desiderio di ‘vendettà, magari lontano dallo stadio. Un bel grattacapo, che potrebbe addirittura riproporsi nel giro di 72 ore se Roma (stasera, contro il Genoa) e Napoli (domani, contro la Cremonese) rispetteranno il pronostico superando il turno. La squadra di Spalletti e quella di Mourinho sono infatti nella parte bassa del tabellone, e l’eventuale quarto si giocherebbe mercoledì 1 febbraio alle 18. Tre giorni dopo, appunto, la sfida di campionato.

Il racconto di un poliziotto: «Il problema non è lo stadio, ma fuori»

Le provocazioni continuano, intanto. Nella Capitale, uno striscione è stato esposto staotte intorno a l’1.30 da alcuni ultrà della Roma su via Tuscolana 201. «Sono anni che gridi vendetta, neanche 50 contro 300. Lascia perde dammi retta» recitava la scritta, riferita agli scontri in autogrill fra le tifoserie giallorossa e partenopea, che compariva sullo striscione poi rimosso dalle forze dell’ordine.
Il problema però è fuori dallo stadio, più che dentro. Come racconta all’Agi un ex poliziotto, Nicodemo De Franco, per 20 anni in prima linea nel gestire la sicurezza dell’Olimpico, «esiste un dialogo continuo tra i responsabili delle forze dell’ordine e i capi ultrà delle curve, al fine di cercare di evitare grossi incidenti. Ma l’accordo vale solamente per lo stadio: perchè la Questura è interessata alla riuscita del servizio nella propria competenza. Se i disordini avvengono lontano dagli impianti sportivi gli accordi non valgono più, saltano del tutto». Mentre in Italia ci si indigna per le esplosioni di violenza del tifo, l’Inghilterra non sta meglio, forse: nel secondo semestre del 2022 c’è stato un boom del 230% dei “restricting orders”, l’equivalente dei Daspo nostrani.

12 Gennaio 2023
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