Svezia
3:06 pm, 12 Gennaio 23 calendario
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Scoperto in Svezia il giacimento di terre rare più grande d’Europa

Di: Redazione Metronews
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È stato scoperto in Svezia, nella regione settentrionale di Kiruna, il giacimento più grande in Europa di terre rare.

La compagnia di stato Lkab ha reso noto di aver individuato filoni minerari di più di un milione di tonnellate di ossidi di terre rare, gli elementi naturali cruciali per la fabbricazione di microprocessori, batterie, motori elettrici e altre componenti hi-tech.

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“È una buona notizia, non solo per Lkab, la regione e per gli svedesi ma anche per l’Europa e per il clima”, ha spiegato l’azienda in un comunicato.  L’azienda definisce il sito «il più grande deposito conosciuto» di terre rare in Europa.

Svezia, scoperta importantissima

Si tratta di una scoperta importante, soprattutto in un momento in cui l’Europa si interroga su come superare la dipendenza in materia di terre rare, in particolare dalla Cina, che è il maggior produttore mondiale. Questi minerali vengono utilizzati in particolare per fabbricare le batterie dei veicoli elettrici e le turbine delle turbine eoliche. Rientrano a pieno titolo, dunque, tra le materie prime essenziali per la transizione energetica, seppur in prospettiva il loro uso è destinato a ridursi con la sostituzione con altri materiali meno costosi e pù accessibili.
«Questo è il più grande deposito conosciuto di elementi di terre rare nella nostra parte del mondo, e potrebbe diventare un importante tassello per la produzione delle materie prime critiche assolutamente cruciali per la transizione verde», ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo pubblico Lkab , Jan Mostrom. Il manager ha ricordato che «Siamo di fronte a un problema di approvvigionamento. Senza non ci possono essere veicoli elettrici», ha affermato.

Prime produzioni previste per il 2027

Secondo stime preliminari, il giacimento di Kiruna, importante regione mineraria del Paese scandinavo, contiene più di «un milione di tonnellate di ossidi di terre rare», ma l’azienda sottolinea di non averne ancora quantificato l’esatta entità.

Rimane da percorrere «molta strada» però prima che il sito possa essere messo in funzione, ha avvertito Lkab. «Prevediamo che ci vorranno diversi anni per studiare il deposito e le condizioni per uno sfruttamento redditizio e sostenibile», ha aggiunto Mostrom. L’avvio dei lavori dipenderà inoltre dalla velocità di ottenimento dei permessi di sfruttamento. L’inizio della produzione previsto è il 2027, ha spiegato Leif Bostroem, direttore dell’area commerciale Prodotti speciali di Lkab.
L’annuncio della scoperta del giacimento è stato dato in occasione della visita di una delegazione della Commissione europea in Svezia, che dall’inizio dell’anno ricopre la presidenza di turno dell’Ue. «L’elettrificazione, l’autosufficienza e l’indipendenza dell’UE nei confronti di Russia e Cina inizieranno nella miniera», ha commentato il vicepremier e ministro dell’Economia e dell’Energia svedese, Ebba Busch.

12 Gennaio 2023
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