“L’uomo che disegnò Dio”, anteprima il 18 gennaio

Mercoledì 18 gennaio anteprima del film “L’uomo che disegnò Dio” presentato al 40TFF.

Lui è cieco ma ha un grande dono dipinge perfettamente i volti di chi incontra. Lui non vede ed è un professore molto solitario, ma ha tanto da donare. Quando nella vita di Emanuele, entrano Maria e sua figlia Laia, immigrate in cerca di una vita migliore, il suo grande cuore lo porta a contravvenire a tutte quelle regole non dette che, sino ad allora si era imposto compresa la solitudine ed una vita lontana dai riflettori. Ma la società odierna è piena di regole non scritte, l’andare di corsa fa spesso travisare le situazioni e credere che possa esistere un amore disinteressato non sempre è facile da credere, così il professore si ritroverà a combattere contro una ingiusta accusa di pedofilia… .

L’Uomo che disegnò Dio vuole mettere il punto sulle solitudini che la frenesia di questa società crea. Un modo di vivere che spesso non offre una possibilità vera a chi desidera integrarsi, che è, come dice Franco Nero pregna di razzismo, di tv spazzatura che usa le disgrazie delle persone, di anziani in difficoltà, di vittime di conflitti a fuoco… “Vorrei che non ci fossero armi nel mondo, perché senza armi non si fanno le guerre. E non si uccide nessuno”.

La solitudine è un altro tema presente in “L’uomo che disegnò Dio”, una solitudine che non perdona nessuno, neppure un artista di grande notorietà come Franco Nero: “Premiato in tutto il mondo, qui in Italia, sono un po’ fuori dal sistema, non appartengo a nessuno dei piccoli clan, sono un pesce fuor d’acqua”, afferma il regista in una intervista. Martina Bagnera