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3:58 pm, 12 Gennaio 23 calendario

Adolescenti emiliano-romagnoli sempre più soli, ansiosi e insicuri

Di: Redazione Metronews
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Un ragazzo che a scuola è ansioso, annoiato e insicuro e in famiglia trasforma i propri sentimenti in fiducia, rabbia e gioia mentre, quando si trova con i propri amici, le sensazioni dominanti diventano gioia, fiducia e attenzione verso i più fragili. E’ il ritratto che emerge dalla rilevazione periodica della Regione sugli adolescenti emiliano-romagnoli. L’indagine è stata presentata oggi dall’assessore al Welfare, Politiche giovanili, Montagna e aree interne della Regione Emilia-Romagna Igor Taruffi durante la riunione congiunta delle Commissioni Cultura, politiche per la Salute e Parità.
Con un campione di oltre 15mila giovani coinvolti, il report ha esplorato molteplici aree che consentono di comprendere pienamente il vissuto e gli stili di vita della realtà adolescenziale e di raccogliere informazioni utili a interpretarne i bisogni in aree diverse, ma si è concentrato particolarmente su aggressività, cura di sé e futuro emersi in maniera prepotente nelle precedenti rilevazioni.

Scarsi gli episodi di bullismo e prevaricazione osservati direttamente dal campione di adolescenti intervistato mentre i temi che influenzano la salute sono principalmente riferiti alla dimensione relazionale. Solo in seguito entrano in gioco i comportamenti legati al rapporto con il corpo come il fumo, l’alcol, la sedentarietà, l’abuso di farmaci e l’alimentazione. Nonostante più della metà dei ragazzi trascorra oltre 4 ore al giorno davanti allo schermo, il 45% degli intervistati pratica sport per più di 4 ore alla settimana. Preoccupazione per il 26% di giovani che non pratica alcuna attività sportiva. Molto interessanti, poi, i temi su cui i ragazzi vorrebbero che la scuola facesse prevenzione: al primo posto c’è la violenza di genere, indicata da quasi due terzi dei ragazzi, seguita dalla salute mentale, dall’educazione sessuale, dal consumo di sostanze e dall’educazione ambientale.
Importante la propensione a inquinare meno l’ambiente che diminuisce al crescere dell’età degli adolescenti passando dal 73,7% del gruppo dei più giovani (11-13 anni) al 53,1% nella fascia dei più grandi (18-19 anni). Per quanto riguarda i diritti civili, si legge che “solo il 63% dei ragazzi di origine italiana è favorevole a dare la cittadinanza a chi ne è privo, valore che tra i ragazzi di origine straniera si attesta al 73%. La polarizzazione tra italiani e ragazzi di origine straniera si inverte per quanto riguarda la parità di genere con i primi molto favorevoli (90%) e i secondi un po’ meno propensi (77%)”.
Per l’assessore Taruffi la ricerca “che non vuole fornire risposte ma fotografare la situazione esistente” ha un valore peculiare nel rappresentare le ansie dei giovani, “quasi sempre legate alle incertezze sul lavoro. Questo approccio da parte dei ragazzi e la conseguente richiesta di stabilità lavorativa, contrasta enormemente con la narrazione fatta in questi ultimi anni sulla flessibilità quale protagonista della società attuale”.

12 Gennaio 2023
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