Tor Bella Monaca, 11 persone denunciate

È di 11 persone denunciate, 10 tunisini, di cui 2 minorenni, ed un marocchino, il bilancio di una serie di controlli che i carabinieri hanno effettuato nella zona di Tor Bella Monaca.

Tor Bella Monaca, raffica di denunce

Gli accertamenti dei militari  hanno consentito di scoprire che le persone denunciate occupavano abusivamente 4 alloggi popolari di proprietà dell’Ater e del Comune di Roma. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati 2.215 euro e alcune dosi di hashish e marijuana.

Tutti i maggiorenni denunciati, all’esito delle operazioni di foto-segnalamento, sono stati accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma, in quanto irregolari sul territorio nazionale. I minorenni, invece, sono stati accompagnati presso un centro di accoglienza del Comune di Roma. I carabinieri della Stazione Tor Bella Monaca hanno restituito i quattro immobili agli Enti proprietari.

Ritrovata una pistola

In un’area comune antistante le palazzine di edilizia popolare, in un giardino, i Carabinieri hanno rinvenuto anche una pistola calibro 7.65, con matricola abrasa completa di caricatore e 4 proiettili. L’arma è stata sequestrata per ulteriori accertamenti.

Fiaccolata per la legalità nel pomeriggio

Sono circa duecento le persone che si sono date appuntamento a Tor Bella Monaca per l’inizio della fiaccolata per la legalità. L’iniziativa dell’Osservatorio regionale per la legalità presieduto da Giampiero Cioffredi è nata per dare un segnale dopo l’aggressione a due carabinieri avvenuto  nelle scorse settimane nel quartiere.

I residenti sono uniti e solidali. Tutti con le fiaccole in mano. Le voci del popolo esprimono un sentimento comune: «Non vogliamo che le istituzioni vengano toccate, ci difendono sempre e noi le rispettiamo», dice la signora Franca, residente in una delle torri. «La descrizione di Tor Bella Monaca non è solo malavita e clan, noi siamo persone normali, lavoratori e stasera siamo qui per dare questa immagine», dice Patrizia, residente a Tor Bella Monaca.

«Non importa quante persone saremo questa sera, ma che la gente ricominci ad avere fiducia verso lo Stato, per dare una risposta dovremmo essere molti di più. L’importante è che questa risposta arrivi», rileva Tiziana Ronzio, presidente associazione Torpiúbella.