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7:17 pm, 11 Gennaio 23 calendario

Gerasimov diventa comandante delle forze russe in Ucraina

Di: Redazione Metronews
Gerasimov retrocesso
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Il capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov è stato nominato nuovo comandante delle forze russe nell’operazione speciale in Ucraina avviata dal febbraio 2022. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Sergei Shoigu.

Gerasimov, 67 anni, subentra al generale Serghei Surovikin, che a novembre aveva raccomandato il ritiro della Russia dalla regione settentrionale ucraina di Kherson, considerata la peggiore battuta d’arresto subita dalle truppe russe nel conflitto. «L’aumento del livello di comando – precisa una nota di Ria Novosti – è dovuto all’espansione della portata degli obiettivi e all’organizzazione di una più stretta integrazione fra i diversi rami delle truppe, per migliorare tutti i tipi di supporto e l’efficacia del comando e del controllo dei raggruppamenti di forze».

L’ennesimo cambio al vertice militare russo dimostra «l’insoddisfazione del Cremlino per la condotta della cosiddetta operazione speciale in Ucraina, ma non ci sono indicazioni sul fatto che la strategia possa cambiare». Ne è convinto Stefano Stefanini, ex ambasciatore italiano alla Nato e consigliere dell’Ispi, secondo il quale Surovikin «evidentemente non ha ottenuto i risultati sperati».

Gerasimov “retrocesso” sul campo

Ma per Valery Gerasimov, il capo di Stato maggiore che assume l’incarico in Ucraina, le cose non appaiono rosee. La nomina è «una sorta di retrocessione, quantomeno un calice amaro», ha commentato Mark Galeotti, analista specializzato negli apparati di sicurezza russi. D’ora in poi sarà lui a essere il diretto responsabile di quello che avviene sul teatro di battaglia.

Il generale Surovikin, reduce dalla devastante campagna aerea contro Aleppo che aveva coordinato come comandante delle unità aerospaziali, ha resistito solo poco più di tre mesi al comando dell’operazione speciale di Mosca in Ucraina. Nominato poco dopo il bombardamento del ponte di Crimea, all’inizio dello scorso ottobre, era stato in precedenza comandante delle forze russe nel fronte meridionale. Per lui notoriamente, militari e civili nemici sono sullo stesso piano, obiettivi da colpire. La sua era stata la prima nomina ufficiale di un comandante dell’operazione, compito ora assunto dal capo di Stato maggiore.

La “Dottrina Gerasimov”

Il giorno prima dell’inizio della guerra, Surovikin, che forse oggi ha scontato la batosta delle forze russe a Makiivka o il ritiro di Kherson, era stato inserito nell’elenco delle persone colpite da sanzioni dell’Unione europea per il suo ruolo nell’apparato militare e per il suo stretto rapporto con Putin che nel 2017 gli aveva conferito l’onorificenza di Eroe della Russia. Surovikin sarà ora uno dei re vice di Gerasimov. Nato nel 1966 a Novosibirsk, Surovikin, 55 anni, ha iniziato la sua carriera militare in Afghanistan alla fine degli anni Ottanta. Ha preso parte nell’agosto del 1991 alla repressione delle proteste contro il golpe a Mosca. Gerasimov, il teorico della guerra ibrida che porta anche il nome di “Dottrina Gerasimov”, che tanto successo ha avuto nel 2014 in Crimea e nel Donbass, è stato sotto attacco per l’andamento della guerra che avrebbe dovuto, nelle intenzioni di Mosca, esaurirsi in poco tempo con la caduta di Volodymir Zelensky.

11 Gennaio 2023
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