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2:46 pm, 8 Gennaio 23 calendario

Scontri violenti fra tifosi di Napoli e Roma, feriti e A1 bloccata. Telecamere al setaccio

Di: Redazione Metronews
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Bottigliate, sassi, diversi feriti e A1 bloccata: è il risultato di scontri violenti, nel tratto aretino dell’autostrada del Sole tra Monte San Savino e Arezzo, all’altezza dell’area di servizio di Badia Al Pino, tra tifoserie di Roma e Napoli che hanno coinvolto circa 300 ultrà. Sul posto le pattuglie della polizia stradale sezione di Battifolle.

A1 bloccata, 14 km di coda

Per molto tempo è rimasta chiusa la corsia nord dell’Autostrada del Sole. Pesanti le ripercussioni sul traffico, particolarmente intenso in questo tratto, con una coda di 14 km tra Valdichiana e Arezzo dal km 377 in direzione Milano.

«Sulla A1 Milano-Napoli, tra Chiusi e Arezzo in direzione di Firenze, segnaliamo 14 km di coda, in diminuzione, per una manifestazione messa in atto da un gruppo di tifosi in prossimità dell’area di servizio Badia Al Pino. In alternativa, per lunghe percorrenze in direzione di Bologna e Milano – si legge negli ultimi aggiornamenti sul sito di Autostrade per l’Italia – consigliamo di utilizzare la A24 Roma-Teramo e la A14 Adriatica. A chi viaggia verso Firenze consigliamo di uscire a Valdichiana, dove si sono formate delle code, prendere il raccordo Siena-Bettolle SS326 direzione Siena e rientrare in A1 a Firenze Impruneta. Sul posto sono presenti il personale di Autostrade per l’Italia e la Polizia Stradale».

Sassi e bottigliate nell’area di servizio dove fu ucciso “Gabbo” Sandri

Gli autogrill del tratto aretino e senese erano già presidiati da questa mattina parte della polizia stradale e l’autogrill di Badia al Pino, lo stesso dove nel 2007 morì il tifoso laziale Gabriele “Gabbo” Sandri, era stato chiuso.

I tifosi napoletani diretti a Genova e all’interno dell’area di servizio Badia al Pino chiusa, insieme a quella di Arno e Montepulciano, proprio per scongiurare possibili scontri. I tifosi romanisti in viaggio, sui minivan diretti a Milano per la partita di questa sera contro il Milan. Poco dopo le 13 i supporter campani intravedono all’altezza del chilometro 364 i giallorossi: iniziano a lanciare sassi e bottiglie contro i pulmini, che non proseguono il viaggio ma si fermano sull’autostrada A1 nel tratto aretino. A piedi arrivano proprio a ridosso dell’area di servizio dove venne ucciso Gabriele Sandri,  tifoso della Lazio ucciso l’11 novembre 2007 dall’agente Luigi Spaccarotella che sparò un colpo di pistola a seguito di alcuni tafferugli tra tifoserie.
Lo scontro tra le due parti, 150 ragazzi per parte, è talmente violento che gli agenti della Polstrada già impegnati a presidiare l’intero tratto autostradale, sono costretti a chiudere tra Monte San Savino e Arezzo. Ad avere la peggio un tifoso romanista, portato all’ospedale di Arezzo per le ferite da taglio riportate. Non è chiaro se provocate da un coltello o da una bottiglia rotta.

Telecamere per identificare i responsabili

La polizia lavora per identificare i tifosi coinvolti negli scontri avvenuti. A quanto riferisce la Questura di Arezzo, “sono già in corso le attività investigative finalizzate alla identificazione dei responsabili delle violenze, anche visionando il materiale video acquisito, sulla base del quale si procederà ad informare l’Autorità giudiziaria e sarà valutata l’emissione di provvedimenti interdittivi di competenza del Questore”.

“La polizia è impegnata attivamente per arrivare ad identificare quanto prima i responsabili di un atto che ha messo a repentaglio la sicurezza dei trasporti, causando enormi disagi nella circolazione stradale”, ha detto il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi.

Il procuratore  Rossi attende già nelle prossime ore un rapporto dettagliato da parte delle forze dell’ordine in modo da aprire quanto prima un fascicolo di indagine sugli scontri in A1. Diversi i reati che gli investigatori stanno già ipotizzando nei confronti dei responsabili: dall’interruzione di pubblico servizio all’attentato alla sicurezza dei trasporti.

Salvini: “Paghino i danni e mai più allo stadio”

«Questi non sono tifosi. Autostrada chiusa e viaggiatori italiani bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro, e mai più allo stadio». Lo scrive Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, su Twitter.

“C’è una differenza abissale tra i tifosi che vanno allo stadio, in casa o in trasferta, per cantare, abbracciarsi, gioire o soffrire per la propria squadra e i delinquenti che si scontrano in una stazione di servizio autostradale, creando problemi alle persone perbene. Non c’è cosa peggiore di definire tifosi quest’ultimi, non c’è errore più grande del fare di tutta l’erba un fascio. Nel 2023, paga chi sbaglia e mi auguro succeda anche per i teppisti che si sono scontrati oggi sull’A1“. Queste le parole del ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi.

“Punire severamente, stiano fuori dagli stadi”

«I gravi episodi di violenza avvenuti in un’area di servizio sulla A1 non hanno nulla a che vedere con il tifo e con lo sport: si tratta di gesti criminali che vanno puniti in maniera severa ed effettiva». E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro. «I violenti – prosegue il sottosegretario – devono essere tenuti lontani dagli stadi, anche a salvaguardia dei veri tifosi, che rappresentano la parte più bella e autentica del calcio». «Ringrazio i poliziotti della Digos e gli agenti della Polstrada che grazie ai dispositivi di prevenzione e con un intervento condotto con grande professionalità ed equilibrio hanno evitato conseguenze ancora più gravi e sono ora al lavoro per l’identificazione dei responsabili» conclude l’esponente di FdI.

8 Gennaio 2023
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