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3:32 pm, 8 Gennaio 23 calendario

Quel novembre 2017 quando fu ucciso “Gabbo” Sandri

Di: Redazione Metronews
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Gli scontri di oggi tra i tifosi del Napoli e quelli della Roma nel tratto tra Monte San Savino e Arezzo, nei pressi dell’area di servizio di Badia al Pino sull’A1, hanno riportato la mente a quel tragico 11 novembre del 2007 quando perse la vita, in un modo assurdo e inspiegabile, il laziale Gabriele Sandri, raggiunto alla testa da un proiettile partito dalla pistola dell’agente Luigi Spaccarotella.

La morte di Gabbo Sandri

Sandri, 26 anni, più conosciuto a Roma come Gabbo, era un apprezzatissimo disc jockey nonchè tifoso biancoceleste. Quella mattina, lui ed altri quattro amici erano diretti a Milano per la partita Inter-Lazio che si sarebbe giocata alle 15. I cinque, a bordo di una Renault Mègane, si fermarono nell’area di servizio Badia al Pino all’altezza di Civitella in Val di Chiana (Arezzo) per aspettare altri amici in arrivo da Roma. Attorno alle 9, i tifosi laziali entrarono in contatto con alcuni sostenitori della Juventus e tra i due gruppi scoppiò una rissa. La scena fu vista da una pattuglia della Polizia stradale che si trovava sul lato opposto della carreggiata e che, azionata la sirena, si portò a bordo strada; mentre il gruppo di amici di Sandri risaliva in auto e stava per ripartire, Spaccarotella, convinto che i quattro stessero fuggendo a seguito di una rapina, scese dall’auto di servizio, salì su un cumulo di terra smossa, prese la mira e da una distanza di circa cinquanta metri esplose due colpi di pistola.

Il secondo proiettile oltrepassò la rete divisoria fra le carreggiate e raggiunse la Mègane, che nel frattempo si era messa in moto, centrando al collo Sandri che dormiva al centro del sedile posteriore. I compagni di viaggio capirono subito che la situazione di Gabriele era disperata e si fermarono nell’area di servizio successiva, 30 km più avanti, per chiedere aiuto. Quando l’ambulanza giunse sul posto il ragazzo era già deceduto.

L’Olimpico per Gabbo Sandri

Alla diffusione della notizia, la Figc decise il rinvio della partita di San Siro; le altre gare in programma si giocarono con 10 minuti di ritardo ma in molti stadi ci furono incidenti causati dalle tifoserie in segno di protesta contro le forze dell’ordine. I funerali di Gabriele si tennero tre giorni dopo nella Chiesa di San Pio X alla Balduina, a Roma Nord, dove la famiglia Sandri aveva un negozio di abbigliamento. Parteciparono alla cerimonia in migliaia, tra cui l’intera squadra della Lazio e rappresentanze ultrà di tutti i club. La vicenda giudiziaria si chiuse con la condanna in Cassazione di Spaccarotella a 9 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario con dolo eventuale, da scontare nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. A dieci anni dal delitto, nell’autunno 2017, all’agente fu concessa la semilibertà, per poter svolgere attività di volontariato.

8 Gennaio 2023
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