un corso dedicato ai misteri
11:59 pm, 4 Gennaio 23 calendario

Ufo, paranormale, cerchi nel grano: tornano i corsi per indagatori di misteri

Di: Redazione Metronews
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Il «Corso per indagatori di misteri» organizzato dal Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze giunto alla sua 21esima edizione, continuerà ad «andare dentro le cose», tutte le cose, a partire da quelle apparentemente inspiegabili, come raccomandava di fare il papà di Quark Piero Angela, che del Cicap fu tra i fondatori nel lontano 1989. «Ci mancherà, e tanto – racconta Giuliana Galati, fisico nucleare e coordinatrice del corso – Ancora l’anno scorso fu tra i relatori, con una lezione-intervista. Ma restiamo tutti ‘figlì suoi, decisi a portare avanti la sua eredità».

L’Area 51

Il corso per i misteri

Undici week-end, due in presenza e nove online, da gennaio a giugno, per un totale di più di cento ore tra incontri e sperimentazioni. Le lezioni online, 23 in tutto, su piattaforma Zoom, durano 2-3 ore ciascuna, il primo appuntamento (fisico) è fissato per il 28 e il 29 gennaio a Torino: «Una volta tutto si svolgeva in presenza, il format è necessariamente cambiato con il Covid. Inizialmente eravamo perplessi, ma a parte l’innegabile risparmio di tempo e di soldi necessari per raggiungere la sede delle lezioni ci siamo resi conto di come l’online presentasse tutta una serie di vantaggi: un numero più elevato di relatori, più materie da proporre, lezioni perse che possono essere facilmente recuperate in differita. Abbiamo fatto un sondaggio tra i potenziali interessati e il risultato è stato senza storia, hanno votato quasi tutti per l’online. Non abbiamo rinunciato però a due incontri in presenza: per conoscerci, per fare gruppo e soprattutto per fare delle vere e proprie esercitazioni pratiche».  Esercitazioni che stavolta consisteranno in una camminata sui carboni ardenti (meteo permettendo) e nella realizzazione notturna di un cerchio nel grano: negli anni passati era già capitato di trascorrere la notte in un castello infestato da presunti fantasmi, di partecipare ad un workshop di fotografia misteriosa, di subire una finta operazione chirurgica a mani nude e molto altro ancora.

«Molti, sbagliando – continua la coordinatrice – ci accusano di scetticismo preconcetto e di essere contrari a tutti i costi al paranormale, in realtà saremmo i più felici di tutti se esistesse un fenomeno davvero inspiegabile, di scoprire un sensitivo autentico o di poter testare un metodo di cura alternativo realmente efficace. Ma non è mai successo».
Nel corso – da gennaio a giugno, incontro finale a Padova a ottobre con tutti i docenti – si parlerà naturalmente di medium, di Ufo, di guaritori, di voci dall’aldilà, di telepatia, di miracoli, dell’altra medicina ma anche, meglio soprattutto, di «che cos’è il metodo scientifico, di come mettere in pratica lo spirito critico nella vita di tutti i giorni, di come funzionano i meccanismi della mente e dei ricordi, di quanto importante sia il calcolo statistico: l’obiettivo è quello di fornire ai partecipanti una sorta di ‘cassetta degli attrezzì che li aiuterà nel quotidiano non a smascherare il ciarlatano di turno o il ‘truccò che sta dietro un evento falsamente prodigioso ma ad interpretare correttamente la realtà e a valutare bene certe informazioni».

Non è certo un caso se quest’anno un focus sarà dedicato proprio alla comunicazione: si imparerà come funziona la fabbrica delle notizie, e a capire come le fake news non siano solo figlie dell’approssimazione o della mancata verifica ma nascondano spesso una matematica della manipolazione».

E si proverà a confrontarsi dialetticamente, invece di litigare ottusamente sui social, persino con l’esercito sempre più nutrito dei complottisti.
«Il profilo tipo dell’aspirante indagatore? Impossibile tracciarlo – ammette Giuliana Galati – Tutti, naturalmente, di base sono fondamentalmente curiosi e desiderosi di sciogliere dubbi, in un senso o nell’altro, ma abbiamo avuto – e avremo ancora – giovani e pensionati, diplomati e plurilaureati, disoccupati o professionisti: c’è pure chi fa il bis, o addirittura si iscrive per tre o quattro anni di fila, perchè certi temi base vengono riproposti mentre alcune lezioni sono completamente nuove».
Prestigioso, come sempre, il ranking dei docenti che comprende, tra gli altri, lo scrittore e giornalista Massimo Polidoro, il fisico Stefano Bagnasco, il chimico Luigi Garlaschelli, il debunker Paolo Attivissimo, il progettista elettronico Marco Morocutti, la stessa Galati e poi informatici, psicologi, matematici, sociologi, medici, giornalisti: «Ventinove in tutto, per trenta corsisti (è previsto un numero chiuso, ndr), e questo – sottolinea la coordinatrice – la dice lunga sul tipo di rapporto diretto, colloquiale, quasi sempre amichevole che finisce con il crearsi tra insegnante ed allievo».
Il corso è riservato ai soci Cicap (ma chi è interessato può diventarlo anche al momento di iscriversi) e costa da un minimo di 490 ad un massimo di 690 euro se si opta per la versione gold che comprende le 5 lezioni e le 10 ore aggiuntive della versione ‘silver’, 540 euro, più tutto il corso 2024.

4 Gennaio 2023 ( modificato il 5 Gennaio 2023 | 16:10 )
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