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6:50 pm, 19 Gennaio 23 calendario

Eva Kaili resta in carcere. L’avvocato denuncia condizioni da tortura

Di: Redazione Metronews
Eva Kaili
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Eva Kaili resta in carcere. La Camera di Consiglio del Tribunale di Bruxelles «ha confermato la custodia cautelare» per l’ex vicepresidente del Parlamento europeo. Lo rende noto la procura federale. Kaili, in prigione dal 9 dicembre scorso, aveva chiesto i domiciliari che per la seconda volta le sono stati negati dai giudici. Dovrebbe restare in carcere per almeno un altro mese. Tuttavia se i suoi avvocati dovessero presentare ricorso entro 24 ore, un’udienza sarà fissata entro quindici giorni. «Eva Kaili da mercoledì 11 gennaio a al venerdì 13 gennaio è stata in isolamento su ordine del giudice istruttore Michel Claise. Per sedici ore è stata in una cella di polizia, non in prigione, e al freddo. Le è stata negata una seconda coperta» e «questa è tortura». Lo ha denunciato l’avvocato Michalis Dimitrakopoulos. Durante l’isolamento, «la luce era sempre accesa e non ha potuto dormire. Questa è tortura», ha ripetuto l’avvocato. «Aveva il ciclo con perdite di sangue abbondanti e non si è potuta lavare», ha aggiunto. «Eva Kali è accusata ma c’è sempre la presunzione di innocenza», ha lamentato Dimitrakopoulos. «Siamo in Europa, questi atti violano la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Questo è il Medioevo», ha concluso.

Eva Kaili negati gli arresti domiciliari

«Eva Kaili» da quando è stata arrestata oltre un mese fa «ha potuto vedere sua figlia solo due volte e ora rischia di non poterla vedere prima di febbraio» perchè «in Belgio l’unica regola che permette ufficialmente di vedere il proprio figlio in prigione vale per i condannati, non per le detenzioni preventive». Così l’avvocato Andrè Risopoulos, legale dell’europarlamentare. «Eva Kaili non ha mai avuto alcuna collaborazione» di natura professionale «con il signor Panzeri». Ha precisato l’avvocato Dimitrakopoulos, ribadendo che «si dichiara innocente». «Nessuno ci ha chiesto» di fare un accordo con la giustizia belga come quello sottoscritto da Antonio Panzeri e «quando sono state poste delle domande alla signora Kaili, lei ha sempre risposto in modo specifico e completo. Partecipa all’inchiesta, si dichiara innocente e risponde alle domande». Ha aggiunto l’avvocato Risopoulos.

19 Gennaio 2023
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