L’Ue offre tamponi gratis a Pechino

L’Unione Europea avrebbe offerto gratuitamente alla Cina vaccini contro il Covid-19 per aiutare Pechino a contenere il diffondersi dell’epidemia nel Paese, dopo la fine delle restrizioni. A rivelarlo il Financial Times, per il quale, però Pechino non avrebbe ancora risposto all’offerta. Per oggi è in programma un incontro del Comitato per la sicurezza sanitaria dell’Ue, gruppo tecnico-consultivo sulla sicurezza sanitaria nell’Ue. Il comitato dovrà accordarsi su una politica unitaria circa i test per i passeggeri in arrivo dalla Cina.

Le minacce cinesi

Intanto la Cina ha ufficializzato la propria contrarietà per le restrizioni imposte da alcuni Paesi. «Mancano di basi scientifiche e sono irragionevoli», ha detto Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese durante un briefing. Pechino condanna l’imposizione di test Covid da parte di una dozzina di Paesi, quindi ha avvertito che potrebbe prendere «contromisure». «Alcuni Paesi hanno introdotto restrizioni all’ingresso rivolte solo ai viaggiatori cinesi», siamo «fermamente contrari a tali pratiche» e prenderemo «delle contromisure di conseguenza», ha dichiarato Ning.

Parigi contro Pechino

Minacce non raccolte in Europa. Stamane infatti, il primo ministro francese Elisabeth Borne ha ribadito che i test anti Covid-19 continueranno nonostante le proteste cinesi. «Penso che stiamo compiendo il nostro dovere nel chiedere test», ha detto Borne a radio France Info quando le è stato chiesto della reazione della Cina, prima di aggiungere: «Continueremo a farlo».

Tamponi fino al 31 gennaio

In Italia l’obbligo di sottoporsi a tamponi anti-Covid per i passeggeri che arrivano dalla Cina resterà in vigore fino al 31 gennaio 2023. Lo stabilisce l’ordinanza firmato  dal ministro della Salute Orazio Schillaci.

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