“Ultima generazione” imbratta anche il Senato: stavolta scattano gli arresti
Stavolta sono scattati gli arresti per un gruppo di “ambientalisti” di Ultima Generazione che ha imbrattato, con un nuovo attacco con vernice rossa, la sede del Senato a Roma.
Ultima generazione, scattano gli arresti
Intorno alle otto di questa mattina, gli attivisti hanno lanciato vernice sulla facciata di Palazzo Madama. Imbrattate anche alcune finestre oltre che un portone di palazzo Madama. Sono intervenuti i Carabinieri della vigilanza che hanno portato via alcune persone. Prima la Polizia di Stato ha fermato 5 persone, portate poi in Questura, con le indagini affidate alla Digos. Poi però sono stati arrestati da carabinieri e polizia 3 dei 5 attivisti. Gli altri due sono stati invece denunciati. Ad eseguire gli arresti, dopo gli accertamenti avviati subito dopo il blitz, sono stati i poliziotti della Digos di Roma coadiuvati da personale dell’Arma dei carabinieri.
Danneggiamento aggravato è il reato contestato dai carabinieri del Nucleo Informativo di Roma e dalla polizia ai 3 attivisti di Ultima Generazione arrestati.
Domani mattina è prevista l’udienza di convalida da parte della competente autorità giudiziaria.
“Abuso, continueremo ad opporci”
«Ci troviamo di fronte all’ennesimo abuso, a un’azione volta a intimorire e criminalizzare chi sta cercando di portare l’attenzione sul vero crimine che questo Governo sta perpetrando. Noi continueremo ad opporci», scrivono in una nota gli attivisti di Ultima Generazione in relazione al blitz di questa mattina che ha portato all’arresto di 3 persone e alla denuncia di altri 2 appartenenti allo stesso gruppo da parte dei carabinieri del Nucleo Informativo di Roma e dei poliziotti della Digos.
“Va addebitato il costo per riparare il danno”
«Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza», dichiara il Presidente del Senato, Ignazio La Russa. «Il Senato è stato vigliaccamente scelto perchè a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno all’edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione».
«Questi sono vandali, non attivisti. Per chi imbratta e danneggia opere d’arte, quadri, musei e monumenti storici serve una punizione esemplare, non prima di aver ripulito tutto e ripagato i danni fatti», scrive il vicepremier Matteo Salvini, ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, sui social network.
«Purtroppo con regolare puntualità si ripetono questi incivili atti vandalici nei confronti del patrimonio artistico, che evidenziano peraltro una ideologia malata per la quale è lodevole devastare inutilmente il patrimonio comune se si afferma di farlo per un confuso concetto di ambiente – sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan – Va considerato un aumento delle pene per i devastatori ai quali va ovviamente addebitato il costo per riparare il danno consistente anche nel tempo per il quale l’opera resta deturpata. Peraltro, il gesto compiuto su Palazzo Madama è ancora più odioso perchè non più di un anno fa era terminato il restauro della stessa facciata. Mi auguro che i responsabili siano giudicati con severità e rispondano del danno patrimoniale arrecato».
I dispositivi di vigilanza predisposti in occasione di manifestazioni pubbliche «hanno dimostrato la loro efficacia», spiegano le stesse fonti, ma «preoccupano» il ministro Piantedosi «episodi come quelli al Senato della Repubblica e alla stazione Termini, riconducibili ad iniziative realizzate con modalità insidiose o individuali per i quali occorre intensificare l’attività di prevenzione e di controllo del territorio». Il ministro dell’Interno al Viminale è in contatto con il prefetto di Roma, il capo della polizia e gli altri vertici delle forze dell’ordine per verificare gli sviluppi delle attività di accertamento in atto sull’azione di imbrattamento del Senato e sull’accoltellamento alla stazione Termini. Sempre a quanto si apprende, il titolare del Viminale ha espresso ai vertici delle forze di polizia la propria soddisfazione per la gestione dell’ordine pubblico degli eventi di fine anno, facendo «particolare riferimento alla capitale dove si sono svolti pressochè in contemporanea il concerto al Circo Massimo con la presenza di decine di migliaia di persone ed una manifestazione degli anarchici che ha richiesto una importante attività di controllo e contenimento da parte delle forze di polizia impegnate nell’area interessata».
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