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11:31 am, 24 Dicembre 22 calendario

Maratona notturna e ok all’alba alla Camera per la manovra

Di: Redazione Metronews
maratona notturna
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Una maratona notturna, chiusa alle prime luci dell’alba, e poi il voto finale (197 sì e 129 no) poco prima delle 7. Così la Camera dei deputati ha superato il passaggio fondamentale per la manovra di Bilancio, di fatto ormai approvata. Perché adesso, subito dopo Natale, ci sarà giusto il tempo per un passaggio di corsa al Senato per ottenere il via libera definitivo al provvedimento entro il 31 dicembre, per scongiurare l’esercizio provvisorio. La seduta notturna a Montecitorio, dopo che il governo aveva incassato la fiducia con 221 voti favorevoli e 152 contrari, è stata impegnata quasi totalmente per l’esame degli ordini del giorno alla manovra. Alcuni, come quello sui lupi, oggetto di accese discussioni tra maggioranza e opposizione. Diversi i temi toccati dagli ordini del giorno, dalla Sanità a opzione donna alle pensioni, alcuni molto divisivi. Poi, quasi a giorno fatto, si è passati alle dichiarazioni di voto. «Se siamo qui a quest’ora del 24 dicembre è innanzitutto perché maggioranza e governo erano tutt’altro che pronti», ha spiegato Benedetto Della Vedova. Molti gruppi, vista l’ora e la vigilia di Natale ormai incombente, hanno rinunciato a parlare, depositando l’intervento. Così, praticamente, ha fatto tutta la maggioranza e anche il Misto che si è limitato ad annunciare l’astensione.

Maratona notturna con scintille

«Giunti all’alba del 24 dicembre non voglio abusare della pazienza dei colleghi», ha detto Alessandro Colucci (Nm) tra gli applausi degli esausti e assonnati deputati. L’opposizione, invece, ha trovato la forza per contestare la maggioranza anche all’alba della vigilia. «Con il voto di oggi si chiude alla Camera una delle peggiori sessioni di bilancio della storia repubblicana», ha spiegato Giulio Sottanelli (Iv-Az). «Oggi finalmente cala il sipario su uno spettacolo indegno ed inedito. L’esame di questa manovra ha sfondato il muro del ridicolo e violato ogni regola di buonsenso e di rispetto delle istituzioni», gli ha fatto eco Ubaldo Pagano (Pd). Tra i più decisi, Luanza Zanella (Avs), che dopo aver argomentato per filo e per segno il no del suo gruppo alla manovra si stava per avviare alle conclusioni: «Non voglio andare molto oltre…». Ma dai banchi della maggioranza si è alzato un brusio, misto a sollievo, e così la Zanella ha ripreso vigore: «Allora vado oltre…», tra gli applausi dei deputati di Avs e Pd. «Tutta la notte in Aula a tentare di far cambiare idea alla maggioranza sui tagli alla Sanità, sulla fine di Opzione Donna e sulle misure inique della legge di Bilancio – ha commentato il segretario del Pd, Enrico Letta – e il primo voto di una delle Camere arriva la vigilia di Natale. A rischio esercizio provvisorio. Mai successo». 

Cdm approva le variazioni di bilancio

Venerdì alle 23.15 si è riunito il Consiglio dei ministri, sotto la presidenza del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Segretario, il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato la nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. Con la nota, «sono apportate le modifiche derivanti dagli emendamenti approvati dalla Camera dei deputati nel corso della discussione parlamentare». Il disegno di legge di bilancio 2023-2025, comprensivo degli emendamenti approvati, attesta il saldo netto da finanziare di competenza a circa 200,7 miliardi di euro nel 2023, a 134,2 miliardi di euro nel 2024 e a 113,2 miliardi di euro nel 2025. Il corrispondente livello del saldo netto da finanziare di cassa risulta pari a 255,7 miliardi nel 2023, a 176,2 miliardi nel 2024 e a 149 miliardi nel 2025. «Tra le principali modifiche apportate durante l’esame parlamentare – spiega una nota di Palazzo Chigi – rientrano le misure a sostegno delle imprese, gli incentivi per il lavoro e per il rafforzamento delle politiche sociali e per le famiglie. Ulteriori interventi sono previsti nel settore della previdenza, per la sanità e per il contrasto al caro energia, nonché in ambito fiscale. Gli emendamenti, nel complesso, sono sostanzialmente neutrali sui saldi di finanza pubblica».

24 Dicembre 2022
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