Dieci morti per i bombardamenti di Natale russi su Kherson

Dieci morti sono il bilancio delle vittime civili ucraine per il bombardamento russo su alcune abitazioni del centro di Kherson effettuato alla Vigilia di Natale, mentre i feriti sono 58. Lo ha detto in televisione il governatore di Kherson, Yaroslav Yanushevych, citato dal Guardian. «Il mondo deve vedere che quello contro cui stiamo combattendo è il male assoluto», ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando su Twitter alcune immagini del bombardamento russo di stamane nel centro di Kherson. «È terrorismo, sono uccisioni per il gusto di intimidire», ha aggiunto Zelensky.

Dieci morti civili a Kherson

Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha denunciato il bombardamento russo di Kherson nel quale sono morte almeno 10 persone, esortando la comunità internazionale a fornire altre armi a Kiev. «Il barbaro bombardamento di Kherson da parte dei terroristi russi non è solo un altro crimine di guerra, ma anche una vendetta sui suoi residenti che hanno resistito all’occupazione e hanno dimostrato al mondo intero che Kherson è Ucraina», ha scritto in un tweet. «L’Ucraina sarà in grado di impedire tali tragedie se avrà più mezzi per combattere la guerra, più artiglieria e più munizioni a lungo raggio. Allora, gli assassini russi saranno puniti e cacciati», ha sottolineato Reznikov. Intanto le forze russe hanno dispiegato nel Mar Nero tre navi da guerra, armate con un totale di 20 missili Kalibr, armi usate spesso negli attacchi massicci contro l’Ucraina. Lo rendono noto le forze navali ucraine, citate da Ukrainska pravda. «Vi sono almeno 11 incrociatori nemici in assetto da guerra nel mar Nero, tre di loro hanno a bordo missili Kalibr, con una capacita totale di fuoco di 20 missili», afferma la Marina ucraina. Ieri una nave russa con missili Kalibr era entrata nel Mar Nero per la prima volta dal 16 dicembre, quando vi fu un massiccio bombardamento dell’Ucraina.