Sbloccato il via libera ai missili Patriot per Kiev
Come anticipato, arrivano missili Patriot per Kiev: gli Usa hanno annunciato l’approvazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, del valore di 1,85 miliardi di dollari, che comprenderà anche l’invio dei primi missili Patriot.
Lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano Antony Blinken precisando che l’ulteriore assistenza include 850 milioni di dollari per la sicurezza e un miliardo di dollari di capacità di difesa aerea e attacchi di precisione. “A seguito di una delega da parte del presidente, autorizzo il nostro ventottesimo invio di armi e attrezzature statunitensi per l’Ucraina dall’agosto 2021. Questo invio di 1 miliardo di dollari fornirà all’Ucraina maggiori capacità di difesa aerea e di attacco di precisione, nonché munizioni aggiuntive e attrezzature critiche che l’Ucraina sta usando in modo così efficace per difendersi sul campo di battaglia”, ha dichiarato Blinken in una nota. Il Segretario di Stato Usa ha aggiunto che dal Pentagono arriveranno anche 850 milioni di dollari di nuova assistenza alla sicurezza per l’Ucraina.
I Patriot
L’attesa fornitura statunitense di missili Patriot all’Ucraina è un forte messaggio di sostegno e rafforzerà le difese contro gli incessanti attacchi aerei russi, ma secondo gli esperti l’impatto sul campo sarà limitato contro i missili da crociera a bassa quota e i droni kamikaze con cui le forze russe attaccano, secondo Ian Williams del Missile Defense Project presso il Center for Strategic and International Studies di Washington. Tuttavia, aggiungerà una ulteriore protezione agli attuali sistemi usati da Kiev e sono in grado di fronteggiare anche i missili balistici a corto raggio che che la Russia stia cercando di ottenere dall’Iran, ha aggiunto Williams. «Avere difese a più livelli è utile quando si ha a che fare con questo tipo complesso di attacchi aerei». La mossa Usa invierà inoltre un forte messaggio sia a Mosca sia agli alleati europei: Washington è pronta a sostenere Kiev con alcune delle sue armi più avanzate per combattere gli invasori russi.
Realizzato da Raytheon, il MIM-104 Patriot è un sistema missilistico terra-aria (SAM) inizialmente sviluppato per intercettare aerei ad alta quota. E’ stato modificato negli anni ’80 e adattato alla minaccia dei missili balistici tattici. I Patriot si sono dimostrati validi contro gli Scud iracheni di fabbricazione russa nella prima guerra del Golfo. I sistemi sono dotati di batterie completamente mobili che includono un centro di comando, una stazione radar per rilevare le minacce in arrivo e lanciatori. Questi ultimi possono gestire quattro missili PAC-2 alla volta, dalla portata di 160 chilometri, o 16 del più recente PAC-3, portata di 40 chilometri ma che assicura una maggiore precisione con radar a bordo.
Per difendersi dai missili da crociera a bassa quota e dai droni Shahed-136, simili a bombe, l’Ucraina ha utilizzato una serie di diversi sistemi di difesa aerea a corto raggio, tra cui Buk e S-300 di fabbricazione russa, missili Hawk di vecchia generazione fabbricati negli Usa e moderni sistemi SAM di alleati come Germania e Italia. L’arrivo di due sistemi NASAMS statunitensi in ottobre ha contribuito a limitare i danni causati dal massiccio attacco russo del 17 novembre: secondo quanto riferito, sono stati efficaci al 100% nel raggiungere i loro obiettivi. Ma i moderni lanciatori e missili del sistema SAM sono estremamente pochi ed è già noto che Usa non possono inviare altri NASAMS fino alla fine del 2023, mentre ci si aspetta che continuino gli attacchi russi alle infrastrutture ucraine.
Il maggior valore aggiunto dei Patriot consiste nel contrasto ai missili balistici tattici ad alta quota. La Russia non ha usato molti missili balistici nella sua guerra contro l’Ucraina, ma le cose potrebbero cambiare se Mosca dovesse acquistarli dall’Iran. I Patriot si sono dimostrati molto efficaci in Arabia Saudita contro i missili balistici di progettazione iraniana lanciati dallo Yemen. Contro missili da crociera e droni, sottolinea l’esperto, i Patriot hanno un valore limitato perchè i loro sistemi radar coprono solo una porzione di 120 gradi dell’orizzonte, a differenza della copertura a 360 gradi del NASAMS. «In Ucraina, dove le minacce possono arrivare da più direzioni, bisogna disporre di più radar o più batterie», ha avvertito Williams. Se gli Stati Uniti daranno all’Ucraina il PAC-2 a lungo raggio, ha aggiunto, il probabile obiettivo è l’attuale minaccia di missili da crociera e droni. I PAC-3 indicheranno invece che l’obiettivo sono i missili balistici. E’ probabile che inizialmente gli Usa forniranno solo una o due batterie. L’addestramento richiede tempo e le forze statunitensi non hanno molti sistemi di riserva. C’è poi il problema di dove schierare i missili: una batteria potrebbe difendere una città, o una centrale elettrica, ma non un’ampia fascia di territorio. Per questo, «bisogna decidere cosa difendere, individuare delle priorità. I Patriot non possono difendere tutto il Paese», ha spiegato Williams. Un ulteriore problema è il costo: un singolo missile Patriot costa circa 3 milioni di dollari, il triplo del prezzo di un missile NASAMS.
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