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4:33 pm, 16 Dicembre 22 calendario

Morte Mihajlovic, dolore e commozione: tutte le reazioni

Di: Redazione Metronews
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Per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic sono tutti increduli ed addolorati. Il guerriero è stato sconfitto dalla leucemia che aveva affrontato da combattente, come tutta la sua vita. Sinisa è stato un ossimoro nella storia del calcio italiano ed europeo. Fisico possente con occhi da bambino. Capace di fare del calcio di punizione una sentenza (è il giocatore ad averne trasformati di più nel campionato italiano, 28) e, da allenatore, di rivestire in pieno i panni del sergente di ferro. Ed oggi, capace di far piangere tutti.  

Nel 2019 l’annuncio della malattia

Come quando, nel 2019, annunciò pubblicamente di essere affetto da leucemia non trattenendo le lacrime e dichiarando: «Questa è la mia battaglia più difficile, devo vincerla per me e per chi mi vuole bene».  Un affetto umano che i suoi giocatori del Bologna pochi mesi dopo, gli restituirono in forma di una visita inattesa sotto le finestre dell’Ospedale Sant’Orsola, dove Sinisa era ricoverato, come un gruppo di tifosi qualunque, poche ore dopo il successo in rimonta sul Brescia. Visita davanti alla quale il tecnico si commosse non prima di rientrare nel ruolo e dire ai suoi giocatori: venite su che riguardiamo la partita e capiamo cosa non ha funzionato.

Su Metro scrivemmo di quando la città di Bologna gli conferì la cittadinanza onoraria. Un rapporto, anche quello, inscindibile.

La perla della sua carriera da giocatore è il successo in Coppa Campioni con l’amata Stella Rossa di Belgrado nel 1991. Un anno prima del crollo della Jugoslavia. Sinisa segnò il quarto rigore della sequenza che al San Nicola di Bari consegnò la Coppa ai serbi.

In quello stadio c’era anche un personaggio che in qualche modo ha segnato la vita del Sinisa «duro», in perenne difesa del suo Paese anche durante e dopo l’ultima guerra del Balcani. Il personaggio era Zeliko Raznatovic. Meglio noto come il comandante Arkan, leader del gruppo paramilitare delle Tigri che all’epoca, era il capo degli ultras delle Stella Rossa.

Arkan si rese responsabile, durante la guerra e l’assedio di Sarajevo, di crimini contro l’umanità. E quando, anni dopo, fu assassinato nella hall di un hotel, gli dedicò un necrologio affettuoso. Fatto che gli scatenò addosso una valanga di critiche cui il «duro» Mihajolovic rispose sempre in modo assai fermo e rivendicano la dignità non solo di Arkan ma pure di Mladic e Milosevic, altri protagonisti serbi della carneficina delle ex Jugoslavia.

In Italia il Sinisa allenatore ha vinto tre edizioni della Supercoppa italiana (due con la Lazio e una con l’Inter) due scudetti (uno memorabile con la Lazio nel 2000 sul campo e uno, quello del 2006, aggiudicato all’Inter dopo i fatti di Calciopoli), quattro Coppe Italia (due con la Lazio e due con l’Inter) una Coppa delle Coppe (con la Lazio nel ’99) e una Supercoppa europa nello stesso anno sempre con i biancocelesti. Ha allenato anche la Samp, il Toro e il Milan prima di tornare a Bologna.

Morte Mihajlovic, le reazioni

«Rip Sinisa. La Fiorentina piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e si stringe attorno alla famiglia e ai suoi cari». Lo ha scritto, prima di tutti,  la Fiorentina, che il tecnico serbo ha allenato tra il 2010 e il 2011.

«Se ne è andato Sinisa Mihajlovic: campione sul campo e in panchina e grande uomo coraggioso, bolognese di adozione. Ho avuto il piacere di conoscerlo in questi anni a Bologna e mi hanno sempre colpito il suo sorriso e la sua forza. Ciao Sinisa». Così Stefano Bonaccini su Twitter.

«Nel frattempo è arrivato una brutta notizia». Matteo Salvini, vicepremier e responsabile del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si è commosso in conferenza stampa dopo aver appreso la notizia della scomparsa dell’ex calciatore ed allenatore.

«Con Sinisa ci eravamo sentiti 15 giorni fa per andare a prendere un caffè visto che abitavamo vicino, era una persona a modo. Era una persona a cui era piacevole da stare vicino. E’ stata davvero una perdita notevole per il mondo del calcio ma soprattutto per la famiglia». Questo il ricordo di Dino Zoff a RaiNews 24. 

«Faccio le condoglianze alla famiglia di Sinisa Mihajlovic. Se ne va un pezzo di storia del calcio e della mia città perché ha allenato per qualche anno nella mia Torino». Così l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, deputata M5S, a Sky Tg24.

«Triste notizia per il calcio serbo, il Paese, l’Europa e il mondo del calcio: Sinisa Mihajlovic è morto. Il calcio ha perso troppo presto sua maestà, campione d’Europa e del mondo, uno dei migliori giocatori sui calci di punizione della storia del calcio, giocatore, allenatore e selezionatore, un uomo che ha lasciato un segno profondo nella storia del calcio serbo e italiano con la sua carriera». Così in una nota la Federcalcio serba.

«Sono profondamente addolorato, è un giorno triste per il calcio italiano. Sinisa è stato un protagonista dentro e fuori dal campo, un esempio di passione, determinazione e coraggio, in grado di ispirare e di emozionare. In un’epoca spesso contraddistinta dalla falsità, ha saputo anteporre sempre la verità non sottacendo i suoi difetti e le sue debolezze. Anche per questo deve essere ricordata la sua positiva testimonianza di vita.». Lo afferma il Presidente della Figc Gabriele Gravina.

«Il presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club – dirigenti, dipendenti, collaboratori, allenatori, calciatori, settore giovanile – profondamente addolorati per la triste notizia, sono vicini con affetto alla famiglia Mihajlovic nel ricordo di Sinisa Mihajlovic, tecnico granata dal 2016 al 2018».
«Sinisa – si legge sul sito del club – persino oltre ai gol, ai record e alle vittorie, è stato uno straordinario protagonista nella storia del calcio italiano e internazionale. Dapprima come calciatore, poi come allenatore, lascia una traccia indelebile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e quindi di apprezzarlo. Impossibile non volergli bene: era un grande combattente dal carattere forte e deciso, ma con un cuore buono e generoso come pochi. Il Toro piange un amico, il calcio e lo sport perdono un professionista schietto e leale, appassionato e coraggioso, qualità che ha sempre espresso in ogni sua iniziativa, in campo e fuori, sino all’ultimo. Ciao Sinisa. Ci mancherai tantissimo».

«Sei stato uno straordinario amico, compagno, uomo, lottatore. La tua forza, la tua sincerità e il tuo modo di essere semplicemente Sinisa sono stati un esempio per tutti, ogni giorno. Un dolore immenso, non ci sono parole. Un enorme abbraccio alla famiglia e ai suoi cari. Ciao Sinisa, riposa in pace». Queste le parole dell’ex capitano e ora vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti su Instagram.

«La notizia della morte di Sinisa mi addolora profondamente. Sapevo che le sue condizioni erano molto peggiorate negli ultimi giorni, eppure mi sembrava impossibile poter ricevere, così presto, questo terribile annuncio. Con Mihajlovic perdiamo prima di tutto un uomo straordinario e mai banale, che sapeva alternare ai suoi celeberrimi atteggiamenti burberi una dolcezza e una simpatia fuori dal comune. Perdiamo inoltre un grande campione, che, da giocatore prima e da allenatore poi, ha dato tanto al calcio». Così il presidente del Bologna Joey Saputo.

«Io, come presidente del Bologna, mi sento di esprimere ancora una volta la mia gratitudine nei suoi confronti per quanto ha fatto per il nostro club in questi tre anni e mezzo, nonostante la malattia lo avesse costretto a lunghi ricoveri e a cure dolorosissime. La decisione di sollevarlo dall’incarico, quando ormai era diventato impossibile proseguire un lavoro così complesso in queste difficili condizioni, è stata, come ho già avuto modo di dire, la più sofferta della mia intera gestione. Oggi i miei pensieri vanno a sua madre Viktorija, a sua moglie Arianna, ai suoi figli e a tutta la sua famiglia: a loro va la riconoscenza mia e del Bologna nel ricordo di un figlio, di un marito, di un padre, di cui potranno andare sempre orgogliosi», aggiunge Saputo ai canali ufficiali del Bologna.

16 Dicembre 2022 ( modificato il 17 Dicembre 2022 | 11:32 )
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