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12:34 pm, 15 Dicembre 22 calendario
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NAO Performing Festival alla Fabbrica del Vapore

Di: Redazione Metronews
Nao Performing
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Si. Tutto pronto alla Fabbrica del Vapore di Milano per il NAO Performing Festival.

Una materia brulicante, comune, organica e inorganica, una materia che lega corpi, tecnologie, fossili, il vivente e l’inanimato, materia generativa, pensante, sensibile.
Intorno a questa riflessione si intreccia il programma curato da Claudio Prati e Maria Paola Zedda per la sessione invernale della XIII edizione di NAO Performing Festival. In programma dal 16 al 18 dicembre negli spazi del DiDstudio alla Fabbrica del Vapore, prende spunto dalle letture della teorica Karen Barad sul tema della queerness. E della performatività insite nella naturaper aprire a una serie di pratiche che attraversano la dimensione performativa contemporanea.

Il corpo al centro del NAO Performing Festival

Al centro c’è sempre la riflessione sul corpo. Un corpo ibrido, queer, digitale, materico, post-organico, in relazione, indagato attraverso un palinsesto di performance e spettacoli che mette a confronto diverse generazioni, molteplici dispositivi e linguaggi che si sviluppano intorno al pianeta danza.

Dalla queerness di NeverStopScrollingBaby di Vitamina (BE), progetto fondato da Alessandra Ferreri, Matteo Sedda e Joshua Vanhaverbeke, all’affresco mediatico di Giovanfrancesco Giannini in CLOUD, alle invisibili coreografie e audiodanze immateriali della svizzera Lorena Dozio (CH), all’object oriented choreography OOC v3.0.0 di Francesco Luzzana nel suo ultimo sviluppo con Sofia Casprini, ai dialoghi ultracorporei e virtuali di Materia generativa di Company Blu in collaborazione con il collettivo musicale canadese Instant Places (I- Quebec), sino a Nicola Cisternino con il suo My Lonely Lovely Tale, un viaggio immaginifico sul tema della percezione.

A conclusione il festival ospita l’incontro di studio, promosso dal progetto COMMON CLOUD, (s)oggetti in VR con la partecipazione di Claudia D’Alonzo, Simona Lisi, Simone Arcagni, Laura Marcolini, un simposio orizzontale e sperimentale, in cui attivare una riflessione sulle nuove dimensioni del reale e confrontarsi con le pratiche artistiche che agiscono in soglia tra fisico e digitale, sui limiti tra virtuale e reale, e in “between”

Il programma

Si parte venerdì 16 dicembre dalle 20 con due soli. NeverStopScrollingBaby di Vitamina, interpretato da Matteo Sedda. È un flusso continuo di informazioni, un gioco
 di accelerazioni e impulsi che esplora le dinamiche che governano la nostra realtà iperconnessa e nello specifico il gesto dello ‘scrolling’. Un gesto che ha cambiato il rapporto con il mondo, la percezione
del tempo, il modo di elaborazione delle informazioni e di interazione. Il tutto in una realtà in cui la nostra identità si è frammentata in una miriade di contenuti proposti dagli algoritmi dei social media. Performance vincitrice del bando Danza Urbana XL 2022 Azione del Network Anticorpi XL

A seguire Nicola Cisterinino propone con My Lonely Lovely Tale un viaggio immaginifico nella percezione, in cui gesto e scrittura vengono condivisi con il pubblico offrendo diverse possibilità di visione e interpretazione. Lo spazio ed il tempo diventano elastici, modificandosi costantemente in funzione delle motivazioni. E delle emozioni legate alla propria personale interpretazione del luogo, rendendo lo spettatore autore della propria personale creazione.

Tra simposi e danza

Sabato 17 dicembre alle 21 è la volta di una compagnia italiana nata nel 1989, Company Blu con Materia generativa. Lavoro che ruota attorno al concetto di continuum spazio-temporale in cui reinventiamo costantemente noi stessi, reso in scena attraverso riprese multiple. E immagini digitali, danza, musica e video arte in una cornice estemporanea, in uno spazio inesistente ma generativo di percezioni. Un qui e ora irreale ma sensibile che sfocia nel happening sulla soglia del reale e del virtuale.

Calendario denso di appuntamenti domenica 18 dicembre. Si apre alle 11 con il simposio (s)oggetti in VR sul tema dell’incrocio tra reale e virtuale come luogo di pratica artistica. Tra i relatori Claudia D’Alonzo – ricercatrice e curatrice indipendente, Simona Lisi – artista multidisciplinare, Simone Arcagni – professore universitario e giornalista specializzato in nuovi media Laura Marcolini – progettazione e direzione artistica per Studio Azzuro.

15 Dicembre 2022
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