Milano
6:51 pm, 15 Dicembre 22 calendario
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Ennesimo show di Corona in aula

Di: Redazione Metronews
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Ennesima sceneggiata di Fabrizio Corona che oggi pomeriggio ha dato in escandescenze nell’aula dove si celebrava il processo a suo carico per danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e tentativo di evasione, in corso davanti ai giudici della decima sezione penale di Milano. L’episodio risale al marzo 2021, quando l’ex fotografo dei vip sarebbe dovuto tornare in carcere, ma si ferì e spaccò il vetro di un’ambulanza che lo doveva accompagnare in ospedale.

Corona vs i due agenti

«Io ero in detenzione domiciliare per motivi psichiatrici gravi e mi dovevo curare a casa – ha detto Corona facendo dichiarazioni spontanee – ma la misura è stata revocata dal Tribunale di Sorveglianza». Nell’occasione, «io che so utilizzare i media e la comunicazione, faccio 12 minuti di video e mi taglio, sbagliando. Colavo sangue, mi hanno dato 85 punti, e la notizia è finita su tutti i media». A quel punto Corona ha chiesto di essere accompagnato in ospedale in ambulanza e ha affidato il telefono a un agente, che con un collega si è costituito parte civile, e ha testimoniato in aula.

Il video di Corona sanguinante

Ed è qui che le due versioni divergono. Per l’agente, una volta in ambulanza, Corona non gli avrebbe più chiesto il telefono. L’ex re dei paparazzi, invece, sostiene di aver domandato il suo smartphone per contattare «il figlio Carlos che da 10 anni vive con lui, ha problemi di salute gravi, ed è dipendente dal padre». Il diniego da parte dell’agente avrebbe scatenato la sua reazione violenta. La testimonianza dell’agente ha mandato su tutte le furie Corona, che a più riprese si è allontanato dall’aula in preda al nervosismo. Nel corso dell’udienza sono stati visti anche alcuni filmati dell’episodio.

Corona vs Facebook

Sempre oggi, ma in mattinata, Corona si era recato in tribunale per un’altra questione, ovvero  l’udienza civile sul suo ricorso d’urgenza contro “Meta Ltd” e “Facebook Italia srl” ​​per ottenere «la riattivazione del proprio profilo Instagram disabilitato senza preavviso e senza una motivazione espressa». Il suo profilo «da 1,2 milioni di follower è ancora chiuso», ha spiegato il suo avvocato Ivano Chiesa, «e non ci hanno spiegato perché l’hanno disattivato».  Il legale ha fatto però sapere che «è in corso un tentativo di conciliazione». Infatti il giudice ha rinviato il procedimento perché, «si sta cercando un accordo». Per l’avvocato «vale il principio costituzionale della totale libertà di espressione, libertà che non può essere soggetta a censura».

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15 Dicembre 2022
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