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3:57 pm, 14 Dicembre 22 calendario

L’ex senatore Antonio D’Alì si costituisce in carcere a Milano

Di: Redazione Metronews
L’ex senatore
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L’ex senatore di Forza Italia Antonio D’Alì si è costituito al carcere Opera di Milano. Il politico ha raggiunto il penitenziario all’orario di pranzo in ragione della condanna confermata ieri dalla Cassazione e dunque divenuta definitiva: sei anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo a carico dell’ex sottosegretario all’Interno era iniziato nel 2011 e si è svolto con il rito abbreviato. Ieri la Cassazione aveva rigettato il ricorso della difesa e confermato la condanna dell’ex sottosegretario all’Interno. Il Pg aveva sollecitato questo verdetto. Secondo le motivazioni depositate l’anno scorso dai giudici della Corte d’Appello di Palermo, «D’Alì ha certamente assunto degli impegni seri e concreti a favore dell’associazione mafiosa e ciò lo si può desumere dalla sua già stabile, affidabile, comprovata e ventennale disponibilità a spendersi in favore di Cosa nostra». Il politico, che è stato anche sottosegretario all’Interno dal 2001 al 2005, secondo i giudici avrebbe «intrattenuto relazioni con l’associazione mafiosa», almeno, fino al 2006, agevolando la mafia di Matteo Messina Denaro, tuttora ricercato.

L’ex senatore va in carcere

Il processo d’Appello bis era iniziato dopo l’annullamento con rinvio della Corte di Cassazione della precedente sentenza di assoluzione, in cui era stato prescritto per i fatti precedenti al 1994, con un metodo giudicato come «una cesura illogica» tra i due periodi. Il nuovo processo ha dunque sostenuto che «D’Alì ha concluso nel 2001 (dopo una invero già ventennale disponibilità verso il sodalizio mafioso) un patto (l’ennesimo) politico/mafioso con Cosa nostra in forza del quale il sodalizio gli ha garantito l’appoggio elettorale che ha consentito all’imputato di essere nuovamente eletto al Senato (elezione che poi ha costituito da viatico per l’acquisizione dell’incarico di sottosegretario al ministero dell’Interno», si legge nella sentenza, rispetto all’accordo che sarebbe proseguito fino al 2006, anno in cui si concluse la legislatura.

14 Dicembre 2022
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