Decreto rave
4:52 pm, 13 Dicembre 22 calendario
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Decreto rave: c’è l’ok del Senato

Di: Redazione Metronews
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Primo via libera del Senato al decreto legge Rave.

Il testo è passato con 92 voti favorevoli, 75 contrari, un astenuto. Il testo passa ora alla Camera. Prima Ll’Aula del Senato aveva respinto con 98 no, 42 si e 25 astenuti le questioni pregiudiziali presentate dal gruppo di “Alleanza verde-Sinistra Italiana” al decreto che contiene le norme contro i Rave-Party e le misure sull’ergastolo ostativo e gli obblighi vaccinali. Si sono espressi a favore delle pregiudiziali i senatori del Pd e del terzo Polo. Hanno votato contro i partiti della maggioranza: Forza Italia, la Lega e Fratelli d’Italia, Civici-Noi Moderati.

De Cristofaro: “Non si poteva  immaginare esordio peggiore”

“Oggi approviamo il primo provvedimento del governo Meloni. Si tratta, in un certo senso, di un biglietto da visita. Bisogna dire che difficilmente si poteva immaginare un esordio peggiore. Il provvedimento è sbagliato da tutti i punti di vista e dopo la discussione in commissione rimangono in piedi tutte quelle norme inaccettabili sui rave mentre su quelle che aprivano le porte alla possibilità di vietare ogni manifestazione violando così i principi basilari di ogni democrazia è stata messa una pezza”. Lo afferma in Aula il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.
“Il Governo ha pensato di cogliere l’occasione per mostrare i muscoli, per dimostrare la propria intransigenza su un terreno particolarmente comodo. Evidentemente – continua – è molto più facile prendersela con qualche centinaio di giovani che ascoltano musica, qualche volta esagerando nei decibel, che non con i grandi evasori, per esempio, o con le lobby potenti ed agguerrite. Il governo con questo decreto ha aperto un vulnus alle regole della democrazia. Un decreto più utile alla propaganda che al merito delle questioni. Propaganda e atti del governo devono tornare ad essere sfere diverse, separate e non sovrapponibili. Il nostro voto a questo decreto è radicalmente contro”.

13 Dicembre 2022
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