Qatar 2022
4:14 pm, 12 Dicembre 22 calendario
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Francia e Marocco, una semifinale tra politica, pallone e paradossi

Di: Redazione Metronews
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La semifinale tra Francia e Marocco, mercoledì alle 20, sarà una partita di pallone arricchita da tantissimi altri elementi: politica, geopolitica, legami e amicizie personali e professionali.

Le amicizie tra Francia e Marocco: Il ct Regragui e Giroud, Hakimi e Mbappé

Le nazionali di Francia e Marocco si sono incontrate cinque volte, sempre in amichevole. I precedenti dicono 3 vittorie dei Bleus e un pareggio, il 2-2 a Parigi nel 2007 (ultima sfida giocata). Alta è l’attesa per la semifinale mondiale in Qatar, la prima giocata da una squadra del continente africano, per giunta contro i favoritissimi “galletti”. Ma gli intrecci tra francesi e marocchini sono tanti. Restando al calcio, si pensi solo al ct Walid Regragui, nato in Francia e già compagno di squadra al Grenoble di Olivier Giroud. Oppure si pensi all’amicizia strettissima fra Kylian Mbappé e Achraf Hakimi, che oltretutto giocano insieme nel Psg (foto Lapresse). Nella nazionale maghrebina, il capitano Saiss, il fantasista Boufal e il vice ct Amzine sono nati in Francia. Il francese Guendouzi, dal canto suo, è nato in Marocco. Gli intrecci in fondo sono normali: il Marocco è stato un protettorato della Francia, la cui lingua infatti è ancora oggi correntemente usata; e oltrealpe vivono centinaia di migliaia di marocchini.

La politica, la geopolitica: il conflitto nel Sahara

A tifare per il Marocco, bellissima sorpresa dei Mondiali in Qatar, sarà mezzo mondo. Soprattutto l’immenso mondo arabo. Con una probabile eccezione, però: l’Algeria. Il “vicino” nordafricano ha con quello degli eroi di Regragui più di un motivo di tensione politica e geopolitica: anzitutto il ricordo della Guerra delle Sabbie del ’63, e poi le frizioni attorno all’area “caldissima” del Sahara sudoccidentale rivendicato dal Marocco, Algeri sostiene i ribelli del Fronte Polisario, mentre Rabat “ricambia” sostenendo i ribelli berberi della Cabilia. Ne risentono le relazioni diplomatiche e politiche tra i due Paesi. E non è certo un caso se la tv algerina, fino ad ora, si sia distinta per aver dato pochissimo rilievo ai successi travolgenti dei marocchini in Qatar.

La “gufata” dell’Algeria contro il Marocco: un paradosso

Ci sono anche motivi di gelosia calcistica: l’Algeria non si è riuscita a qualificare per il Qatar (a differenza delle altre due potenze calcistiche del Maghreb, proprio il Marocco e la Tunisia) dopo il rocambolesco spareggio di marzo con il Camerun per il quale presentò anche un reclamo contro l’arbitraggio. Per questo è stato ancora più doloroso vedere la Tunisia, poi eliminata, battere la Francia 1-0 nel girone, e soprattutto i Leoni dell’Atlante approdare in semifinale, dove mai nazionale araba o africana era arrivata. Insomma, molti algerini tiferanno contro il Marocco. Dando così vita a un paradosso: tifare la Francia, di cui furono colonia e con la quale diedero vita a un conflitto tremendo, come del resto ha raccontato un film celeberrimo, La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo.

12 Dicembre 2022
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