Ballantini: «Vi racconto il mio Lucio Dalla»

“Da Balla a Dalla. Storia di un’imitazione vissuta” è lo show che Dario Ballantini, attore e artista di lungo corso, porta in scena all’Ambra Jovinelli di Roma (il 24 gennaio 2023), al Teatro Celebrazioni di Bologna (26 gennaio), al Manzoni di Milano (lunedì 30 gennaio), al Puccini di Firenze (9 febbraio).

Dario Ballantini cosa combina?

«Racconto il mio legame con Lucio Dalla che imitavo sin dal liceo e disegnavo sui miei diari. L’ho studiato da sempre e questo mi ha giovato nella vita: quando l’ho conosciuto si è appassionato ai miei quadri. E nel 2008 è venuto a fare un concerto gratis a un mio vernissage».

Un omaggio a Lucio.
«Nello show, con diversi cambi di look, voglio ricordare l’amico e il grande cantautore, a 10 anni dalla sua scomparsa. Lo faccio raccontando fatti e aneddoti vissuti: da giovanissimo fan, imitatore e pittore in erba, scelsi il genietto emiliano come soggetto di mille ritratti e rappresentazioni da trasformista che lui adorava».

E cosa vedremo?
«Mi cimenterò in una rappresentazione minuziosa dei passaggi della carriera di Dalla, attraverso la reinterpretazione di una parte scelta della sua straordinaria produzione artistica, cantando con una voce fedele all’originale e trasformandomi “dal vivo” in lui. Così se ci fossero ancora delle riserve sulla potenza del cantautore e del grande artista saranno fugate alla fine dello show».

Oltre il teatro

«Ho tre spettacoli in giro, di cui uno su Petrolini e tre mostre: con la pandemia da Covid i progetti si sono accumulati. Sto buttando giù le mie memorie: in 40 anni di attività ho vissuto tante vite…».

Poliedrico come pochi, come si definirebbe?
«Ho scritto “artista” sulla carta d’identità: mio padre dipingeva e io ho iniziato sin da piccolo con il disegno. Anche quando mi trucco in scena non faccio altro che dipingermi il volto. Tanto è vero che la mia faccia truccata alla Lucio è in foto all’Ara Pacis di Roma nell’ambito dellamostra a lui dedicata».