Scafista arrestato in via Padova

Sarebbe lo scafista che il 17 agosto scorso a Lampedusa avrebbe fatto sbarcare 82 migranti a Lampedusa. Per l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina oggi un egiziano di 29 anni è stato fermato dalla polizia in via Padova, a Milano. L’uomo è stato individuato dagli investigatori della Squadra mobile che lavoravano al caso coordinato dal procuratore Salvatore Vella e dal sostituto Giulia Sbocchia della procura di Agrigento. Nel decreto di fermo emesso si legge che il viaggio era stato organizzato da 8 persone – 3 egiziani e 5 sudanesi – identificati grazie alle testimonianze degli 82 migranti presenti a bordo del barcone di 12 metri, per lo più bengalesi.

Nessuno di loro aveva salvagenti o altri sistemi di sicurezza per affrontare il viaggio, intrapreso inoltre in condizioni di estrema violenza, con continue minacce di morte. Una volta soccorsi in Italia, anche gli scafisti si erano finti passeggeri paganti ed erano riusciti a passare inizialmente sotto traccia distribuendosi tra i vari centri di accoglienza. Gli altri due egiziani coinvolti sono stati poi arrestati in Campania.

La Russa: «Colpa di Majorino»

Un arresto che ha subito scatenato la polemica politica, dato il clima elettorale.  «Il suk di via Padova ha dato rifugio, tra gli altri numerosi criminali, anche a uno scafista ritenuto responsabile dello sbarco di 82 migranti a Lampedusa. Non stupisce che questo trafficante di uomini si sia nascosto per quasi quattro mesi proprio a Milano, città che ha il record in Italia per numero di clandestini che superano ormai i 50 mila», ha tuonato Romano La Russa, assessore alla Sicurezza, Polizia locale e Immigrazione commentando la notizia. « Se non fosse incappato nel controllo degli agenti della polizia, che ringrazio, lo scafista sarebbe ancora a piede libero – continua La Russa-, certo di trovare un rifugio sicuro nella Milano multietnica dell’accoglienza senza se e senza ma. Pic-nic equosolidali, marce a favore dell’immigrazione volute dal candidato alle regionali Majorino quando era assessore al Welfare, hanno sicuramente eletto Milano città aperta per clandestini», ha concluso. I complici del 29enne arresto oggi, due egiziani, erano già stati arrestati in Campania.

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