La Juve nella bufera
4:41 pm, 5 Dicembre 22 calendario
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Il ministro Abodi sul caso Juventus: «Fare pulizia»

Di: Redazione Metronews
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«Non temo una nuova calciopoli». Lo ha detto il ministro per lo sport Andrea Abodi a margine dell’evento di presentazione del “Codice di giustizia sportiva FIGC” riferendosi al caso Juventus. Aggiungendo però: «Il caso probabilmente non rimarrà il solo. Ci permetterà di fare pulizia».

Juventus, Abodi esclude una nuova calciopoli ma chiede «pulizia»

Il ministro Abodi, escludendo il rischio di nuove “calciopoli” è parso rispondere indirettamente all’allarme di Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo che proprio una situazione anche peggiore di “calciopoli” aveva evocato. Ma il ministro ha alternato garantismo e durezza: «Non amo il giustizialismo – ha spiegato – non credo al tribunale del popolo, ma penso che ci siano funzioni che vadano rispettate. Ho il dovere di essere presente in modo non solo che si prendano decisioni rapide, ma anche che si prendano nella giusta maniera – ha sottolineato – Da quando sono stato nominato ministro ricevo costantemente sollecitazioni da gente comune, che è quella che ho il dovere di rappresentare. Tutti cercano di capire e recuperare fiducia e speranza nei confronti del sistema sportivo. Il rapporto tra giustizia ordinaria e sportiva è un tema che sta alla base della credibilità e della reputazione del sistema». Poi però ha aggiunto, appunto: «Per quanto riguarda il caso Juventus si tratta di un club che probabilmente non rimarrà il solo. Ci permetterà di fare pulizia. Abbiamo bisogno di sapere presto cosa sia successo e che vengano assunte decisioni per ridare credibilità al sistema, nel principio dell’equa competizione. Ed è evidente che negli ultimi anni non è successo».

Malagò: «La giustizia sportiva faccia in fretta»

Sul tema Juventus sono intervenuti anche Giovanni Malagò e Aurelio De Laurentiis. Per il capo del Coni, «la mia linea è chiara. Serve cautela nei giudizi. Poi è indispensabile fare chiarezza e farla bene, urgentemente. Quanto alla giustizia sportiva, la caratteristica principale dev’essere la velocità, sennò è sempre perdente anche quando emette sentenze perfette. I vari mondi della giustizia devono dialogare, perché quando ci sono sentenze diverse non aiuta. Rispettando le autonomie si deve comunque cercare una condivisione».

De Laurentiis: «Caso Juventus? Dispiace che il calcio non sia portatore di valori»

Il presidente del Napoli invece ha detto: «La vicenda Juventus? Non ne parlo. Se possa essere una nuova calciopoli non sta a me stabilirlo. Ci penseranno i magistrati, che stanno verificando. Non è compito mio, mi dispiace che il calcio, ma non è solo un problema italiano, non sia poi portatore sempre di quei valori che dovrebbero essere d’esempio per le nuove e le giovani generazioni».

5 Dicembre 2022
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