Esplosioni in aeroporti russi con tre morti e bombardieri danneggiati
Esplosioni in aeroporti russi. La prima ha provocato tre morti e sei feriti e si è verificata nello scalo militare di Ryazan, 200 chilometri a sud est di Mosca. Lo riportano la Ria Novosti e la Tass, affermando che la deflagrazione sarebbe stata causata da un’autocisterna carica di benzina. Una seconda esplosione si è verificata nell’aeroporto di Engels, vicino a Saratov, dove secondo le fonti russe le forze armate ucraine hanno danneggiato due bombardieri strategici Tu-95 utilizzando un drone. L’aeroporto militare di Ryazan ospita il centro di addestramento per l’aviazione a lungo raggio e gli aerei cisterna. Nove persone sono state uccise in un bombardamento nella città di Alchevsk, nella regione orientale di Lugansk controllata dalle forze russe, ha dichiarato un portavoce militare della repubblica autoproclamata che è stata annessa dalla Russia lo scorso settembre. Il capo ad interim di Lugansk, Leonid Pasechnik, aveva annunciato sul suo canale Telegram che le forze armate ucraine stavano bombardando Alchevsk per il secondo giorno consecutivo. Secondo quanto riferito, domenica sono stati presi di mira il Collegio industriale DonGTI e un dormitorio per studenti, e questa mattina tre dormitori dell’Istituto statale del Donbas. Pasechnik ha chiarito che gli studenti non sono stati feriti, poichè il formato di apprendimento a distanza è stato introdotto in città, ma i dormitori sono stati utilizzati per ospitare gli sfollati interni.
Esplosioni in aeroporti
La spinta degli Stati Uniti e della Nato a un conflitto militare con la Russia rischia di scatenare un conflitto diretto fra potenze nucleari con conseguenze disastrose, ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov nel suo intervento alla Conferenza sulla non proliferazione a Mosca. «Siamo costretti a inviare regolarmente segnali di avvertimento. Ma invece di considerarli seriamente, in Occidente vengono distorti e siamo accusati di usare una retorica minacciosa», ha aggiunto il ministro.
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