Schlein si candida e attacca Renzi. Lui: “Balle, se non era per me…”
«Se lo facciamo insieme io ci sono, non mi tiro indietro: costruiamo insieme questa candidatura per dimostrare che io posso diventare la segretaria del nuovo Pd. Insieme a voi voglio diventare la segretaria del nuovo Pd». Lo ha detto la deputata del Pd Elly Schlein, lancia la sua candidatura alla guida del Pd.
«Parte da noi una storia nuova per costruire l’alternativa che merita questo Paese». «A chi mi chiede perchè questa scelta, la risposta è semplice: perchè vedo che c’è una voglia condivisa di ricostruire una comunità. E questo è un valore aggiunto che noi vogliamo portare a prescindere da quello che sarà l’esito del congresso e delle primarie. Mi sembra una bella energia, mi sembra un buon vento quello che ci spinge».
L’attacco a Renzi di Schlein
Elly Schlein ha poi attaccato Matteo Renzi: «A Renzi va il merito di aver spinto me e tanti altri fuori dal Pd con una gestione arrogante e incapace di fare sintesi delle diversità e dopo aver umiliato chiunque avesse un’idea diversa. Ha lasciato macerie e se ne è andato a fare altro», ha detto Schlein, all’iniziativa «Parte da noi».
Renzi: “Schlein? Se non era per me che l’ho candidata…”
Immediata la replica, dura, di Matteo Renzi: «In passato hanno goduto del grande risultato del Pd di quegli anni. Perchè c’è stato un momento, purtroppo durato poco, in cui il Pd vinceva. Elly Schlein e Benifei se non trovavano un pazzo che faceva la rottamazione, prendeva il 40% e li candidava, a quest’ora non sarebbero andati al Parlamento europeo. Come anche Bonaccini e Ricci, tutta gente che nella stagione del renzismo aveva dei ruoli», ha detto il leader di Italia viva ed ex segretario Pd, intervistato a Mezz’ora in piu su Rai 3. «Oggi possono inventarsi le balle che vogliono, ma è chiaro che in quella stagione c’erano. Auguro a loro buon tutto, ma non mi vengano a dire che facevano la resistenza. E’ tutta gente che ha avuto molto dal partito quando il partito vinceva», ha concluso Renzi.
“Io non sono appassionato del congresso Pd. Ho dato la solidarietà alla sorella della Schlein, come tutti. Il congresso del Pd, nonostante tutto e l’affetto con tanti amici, non mi fa fare faccette. Non è la Schlein la prima donna candidata alla guida del Pd, la prima in assoluto è stata la Bindi, con un risultato non brillantissimo -ha spiegato il leader di Iv-. E’ chiaro che Schlein è una giovane donna con una esperienza importante, è una candidatura importante. E’ chiaro che guarda un po’ più a sinistra, Bonaccini è più capace di tenere insieme una maggioranza più ampia“.
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