Qatar 2022
7:48 pm, 2 Dicembre 22 calendario
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L’Uruguay vince ma non basta

Di: Redazione Metronews
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L’Uruguay, svolge il compito, vincendo contro il Ghana 2-0, ma resta fuori dagli ottavi. La vittoria inaspettata della Corea del Sud con il Portogallo rende ogni sforzo inutile, mettendo in secondo piano anche la voglia degli africani di “vendicare” il ricordo del fallo di mano di Luis Suarez in Sudafrica, 12 anni fa. I coreani passano agli ottavi come secondi del Gruppo H, grazie al maggior numero di reti segnate. Inutile anche l’assedio finale all’arbitro Siebert, colpevole gli occhi degli uruguagi di non aver punito un presunto fallo in area su Cavani, che si prende anche un’ammonizione.

Il rigore sbagliato dal Ghana

La “Celeste” aveva l’obbligo di vincere per passare il turno e inizia la gara premendo sul Ghana con maggiore convinzione. Coach Alonso torna ad affidarsi a Suarez e Nunez in avanti, appoggiati sulle fasce da Pellistri e De Arrascaeta. Gli africani hanno solo Williams come punta, e sembrano meno ficcanti e precisi. È comunque il Ghana ad avere l’occasione più clamorosa per passare in vantaggio al 16′. Dopo il check del Var, l’arbitro Siebert fischia un rigore alle “black stars” per un fallo di Rochet, che dopo aver respinto un tiro di Jordan Ayew, travolge Kudus che si avventa sulla palla. Il fallo è evidente, ma al momento del tiro l’altro Ayew, Andre, sembra coprire l’estremo difensore uruguagio. Sul dischetto del rigore si presenta Andre Ayew, che però tira debolmente e centrale, e Rochet para.

Giorgian de Arrascaeta dell’Uruguay segna con un colpo di testa il primo gol della sua squadra

Lo scampato pericolo sembra “svegliare” l’Uruguay, che comincia a pressare maggiormente, e sei minuti dopo va in vantaggio: Suarez, dopo due lisci dei difensori ghanesi sul cross da destra di Pellistri, controlla palla in area e calcia da sinistra trovando la respinta di Ati-Zigi, su cui però si avventa De Arrascaeta che di testa appoggia il pallone in rete. Il Ghana sbanda e il raddoppio è nell’aria e si concretizza al 32′, sempre con De Arrascaeta, stavolta con un bel destro al volo, su un altro appoggio di Suarez, che alza il pallone in area sulla sinistra.

La doccia fredda

All’inizio della ripresa il Ghana pare più intraprendente ma resta impreciso. Al 14′ un lancio profondo di De Arrascaeta raggiunge Nunez in area. Dopo un contatto con Amartey, l’attaccante del Liverpool finisce a terra e Ati-Zigi prende il pallone. L’arbitro dapprima non fischia ma viene richiamato dal Var; al controllo la decisione viene comunque confermata. Sei minuti più tardi triangolazione in area tra Suarez, Nunez e Pellistri, che trova lo spazio per calciare sul primo palo ma la palla esce di poco. Alonso cambia l’attacco, facendo uscire lo stanco Suarez e inserendo Cavani. Il Ghana non sembra insistere più di tanto, ma Semenyo – subentrato allo spento Williams – al 34′ tenta il diagonale da dentro l’area di rigore spedendo il pallone non distante dal palo alla sinistra di Rochet. La partita sembra proseguire ormai lentamente verso un finale ‘tranquillo’, con le squadre a controllarsi reciprocamente, quando a pochi minuti dal 90′ improvvisamente giunge la notizia del vantaggio della Corea del Sud, giunto ai minuti di recupero con il Portogallo.

Luis Suarez discute con l’arbitro Daniel Siebert

Disperazione sulla panchina della Celeste, Suarez tornato in panchina si nasconde il volto sotto la maglia, e gli undici in campo provano a premere con le ultime energie, sperando nel solito recupero lungo, da otto minuti. Così a due minuti dal 90′ un cross dalla sinistra di Canobbio trova Cavani al centro dell’area che indirizza di testa all’angolino, e Ati-Zigi respinge. L’attaccante era però in fuorigioco.

Le preteste dei giocatori dell’Uruguy

Al 5′ di recupero Maxi Gomez tira forte all’angolino basso, e l’estremo difensore del Ghana compie un altro miracolo. Gli schemi saltano e anche il Ghana si presenta sul limite dell’area uruguaiana, senza però pungere troppo. Al fischio finale, i giocatori sudamericani accerchiano l’arbitro Siebert per l’ultima protesta, ma è comunque troppo tardi.

2 Dicembre 2022
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