Musica
12:01 am, 2 Dicembre 22 calendario
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Louis Dee: «Sangò? Storie e sentimenti di un uomo qualunque»

Di: Orietta Cicchinelli
Louis Dee
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Voce e leggenda delle strade di Palermo, Louis Dee (al secolo Claudio Fagà) presenta il nuovo progetto discografico: “Sangò” fuori oggi. Ad anticiparlo “Resta qui” feat. Ensi (dal sound che culla la mente e graffia l’anima) e “Fidarti di me” feat. Coez. Lavoro molto personale, in cui si racconta l’anima della strada con una sensibilità che solo chi l’ha vissuta può avere, Sangò include anche i featuring con Davide Shorty, Foe, Peter Bass, Spika e Tormento.

Louis Dee, come definirebbe l’album?

«È un film, un racconto che narra di Sangò, storie e sentimenti di una persona qualunque nata e cresciuta dalle mie parti. Dall’inizio alla fine ho avuto chiara in testa l’immagine esatta di ogni pensiero scritto, proprio perché proveniente dal mio vissuto, e questo mi identifica in mezzo a tanti al pari di tutti. Sangò è la mia storia e quella di tanti».

Palermo e le sue strade cosa narrano oggi?
«Palermo si racconta spesso in silenzio e, per quanto siano unici i suoi colori, spesso si mostra in bianco e nero, tanto bella quanto cruda. Un popolo misto, nessuna razza o voglia di cambiamento, ma tante immense difficoltà. Gli artisti della mia città devono sbattersi il quadruplo per riuscire a emergere, ma rispetto a pochi anni fa c’è molta più voglia di riuscirci, obiettivi diversi in diversi campi. Palermo riuscirà, adesso ne siamo tutti più consapevoli».

La pandemia da Covid ha cambiato qualcosa nel suo modo di fare musica?

«Ha cambiato me, la mia visione del tempo e i miei progetti. La musica mi ha salvato di nuovo e chiaramente mi ci sono dedicato ancora più facilmente. Ho creduto che il tempo stesse diminuendo e, come tutti, ho vissuto nell’incertezza, che nel mio caso ha fatto in modo che fossi ancor più sincero con me stesso ogni volta che prendevo la penna in mano».
Premesso che “le etichette sono fatte per gli abiti” e non per le persone: Chi è Louis Dee?
«Louis è una persona che vuole stare bene con se stesso e col mondo. Claudio invece vuole vivere della sua arte».

E che rapporto ha con i social?
«Non ho un gran rapporto, per quanto facciano parte della quotidianità. Li uso per tenermi aggiornato sui miei interessi e chiaramente sono consapevole del fatto che spesso la musica rimane quasi aggrappata ad essi. Mi rendo conto che suscitare interesse solo grazie alle proprie canzoni non basta più, soprattutto alla new generation, spero solo che la musica continui a essere il focus, senza essere bypassata. Auspico un pubblico il più maturo possibile».

Sogni e progetti.
«Vorrei vivere della mia scrittura e desidero tanto riuscire a rendere felice mio figlio un giorno, vorrei potesse avere più opportunità nella vita. Lo sappiamo, in Italia è difficile lavorare e vivere della propria arte, qualsiasi essa sia. Quando sei anche un genitore ti trovi spesso in lotta con te stesso e mantenere il focus sull’obiettivo è dura. Tra i miei progetti sicuramente il più importante è mantenere la mente lucida e scrivere altra musica, lo sto già facendo nonostante abbia appena chiuso il nuovo album».

2 Dicembre 2022 ( modificato il 1 Dicembre 2022 | 10:11 )
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