Ucraina
3:42 pm, 1 Dicembre 22 calendario
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Ucraina, Lavrov: “Da Papa dichiarazioni non cristiane”

Di: Redazione Metronews
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Nuove tensioni tra Russia e Vaticano. A parlare adesso è il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov che critica direttamente Papa Francesco. Le sue parole sulla “brutalità” di ceceni e buriati nella guerra in Ucraina non conferiscono autorità al Vaticano e sono dichiarazioni “non cristiane” ha detto Lavrov, come riporta Ria Novosti. “Papa Francesco chiede negoziati, ma recentemente ha anche fatto una dichiarazione incomprensibile, per niente cristiana, individuando le due nazionalità della Federazione Russa in una categoria da cui ci si possono aspettare atrocità durante le ostilità”, ha affermato Lavrov. Il ministro degli Esteri russo ha sottolineato che la Russia, così come la Buriazia e la Cecenia separatamente, hanno reagito a questa dichiarazione e ha espresso la speranza che ciò non accada di nuovo. “Certo, questo non aiuta l’autorità della Santa Sede”, ha detto ancora Lavrov.

Forti rallentamenti nei siti del Vaticano

Ieri i siti del Vaticano hanno subito gravi rallentamenti. Dalla Santa Sede non hanno commentato sulla possibilità di un attacco hacker ma per l’ambasciatore ucraino Andrii Jurash si è trattato di terrorismo russo.

Prima di tornare a partecipare alla diplomazia europea “dobbiamo capire quando (al suo interno ndr) appariranno persone sane di mente” ha aggiunto Lavrov. “Per rispondere alla domanda se Mosca sia tagliata fuori dalla diplomazia europea”, ha precisato il ministro degli Esteri davanti ai giornalisti, “probabilmente dovremmo prima capire se c’è, se la diplomazia europea è preservata e, in caso affermativo, di cosa si tratta”.

Sebbene è praticamente impossibile “ripristinare i vecchi rapporti” tra Russia e Occidente nel campo del lavoro sulla sicurezza europea, Mosca è disposta ad ascoltare le proposte dei Paesi occidentali. In riferimento alla situazione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), Lavrov ha spiegato che “quando e se l’Occidente si renderà conto che è meglio coesistere sulla base di alcuni fondamenti reciprocamente concordati, ascolteremo ciò che l’Occidente propone, ed è chiaro che questi dovrebbero essere fondamentalmente nuovi inizi di interazione”.

“È chiaro che se, e quando, i nostri vicini occidentali egli ex partner improvvisamente si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto sulla sicurezza europea, allora il ripristino non funzionerà. Perché il ripristino significa ciò che era prima. Ma non ci saranno più affari come al solito“, ha concluso Lavrov.

In merito a un possibile scambio di prigionieri fra Russia e Usa, Lavrov ha evidenziato che “un canale tra i servizi speciali sta funzionando e spero che si ottengano alcuni risultati”. La Russia non evita mai i contatti con la parte americana “e se ci sono proposte dell’amministrazione del presidente americano Joe Biden, saranno prese in considerazione a Mosca”. Secondo Mosca comunque a oggi “non ci sono ancora proposte significative”. Lavrov ha anche detto di aver parlato al telefono qualche tempo fa con il suo collega americano Anthony Blinken, ma si è trattato principalmente di una discussione sui prigionieri americani nel territorio della Federazione Russa.

Mosca non ha chiesto colloqui con l’Ucraina ma “abbiamo sempre detto che se qualcuno ha interesse a una soluzione negoziata, siamo pronti ad ascoltare“.

“Da Italia nessuna proposta concreta per mediazione”

Dall’Italia e da diversi Paesi europei ci sono molte dichiarazioni ma “nessuna proposta concreta” per una mediazione tra Russia e Ucraina. “Non ho sentito nessuna iniziativa dall’Italia, se non dalla Santa Sede, ma non ne ricordo dall’Italia stessa. Possibili soluzioni, ma nessuna proposta concreta”, ha detto Lavrov, aggiungendo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è tra quelli più attivi nel comunicare con il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Anche il presidente francese Emmanuel Macron, secondo Lavrov, ha affermato di voler incontrare Putin, ma poi non è arrivato alcun segnale concreto. “Macron nelle ultime due settimane ha regolarmente affermato che intendeva parlare con il presidente russo, è stato un po’ strano, perché dopo che lo ha annunciato, non abbiamo ricevuto alcun segnale attraverso i canali diplomatici”, ha affermato ancora Lavrov.

1 Dicembre 2022
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