«Sono state molte le attività e le strategie adottate per diversificare l’offerta, attrarre un pubblico eterogeneo e creare un senso di appartenenza. Dalla multiprogrammazione alle proiezioni in lingua originale. Dalla creazione di format e appuntamenti costanti alla diversificazione dei prezzi dei biglietti. Il tutto accompagnato da un’offerta enogastronomica caratterizzata da eccellenze del territorio – spiega Giulia Flor Buraschi, vicepresidente del Piccolo America –. Non possiamo, quindi, che riscontrare con grande entusiasmo come l’esperienza del Troisi abbia portato alla diffusione nelle altre sale e circuiti di maggiori proiezioni in versione originale. L’organizzazione di retrospettive mattutine, anche gratuite, incontri con ospiti, nonché l’annuncio dell’apertura di aule studio in altri cinema».
Il Cinema Troisi è uno spazio unico nel panorama europeo: una storica sala cinematografica da 300 posti al centro di Roma restituita alla città e dotata delle tecnologie di proiezione più all’avanguardia, comprensiva di un’aula studio-biblioteca, un foyer-bar, una luminosissima terrazza e uno spazio polifunzionale per mostre ed eventi.
È il coronamento del sogno decennale per cui è nata l’esperienza dell’Associazione Piccolo America. Creare un luogo di cultura, un’isola che non c’era per chi, come noi, dalla periferia vuole vivere il centro della Capitale. Il Troisi vuole essere una palestra di democrazia e un laboratorio dei rapporti sociali. Un posto che possa, nel tempo, sperimentare anche un modello per il rilancio del ruolo della sala cinematografica nel tessuto sociale della città. L’obiettivo è quello di dare vita a un luogo di confronto dove tutti possano sentirsi a casa, in primis, ma non solo, gli amanti del grande schermo.
Il Cinema Troisi vuole essere quindi un cinema nuovo e “inclusivo” (in termini di gusti, pubblico, proposte, scelte di programmazione). E insieme uno spazio aperto alla cultura nella sua accezione più ampia. Di qui l’idea di una sala che sia anche un veicolo di costruzione e trasmissione del sapere, che i giovani potranno scoprire o riscoprire grazie all’offerta complementare a quella della programmazione cinematografica. Ovvero uno spazio dove poter studiare, progettare e confrontarsi gratuitamente.