Torino
5:02 pm, 30 Novembre 22 calendario
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È scontro sul Contratto di servizio

Di: Redazione Metronews
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È scontro sul nuovo Contratto di servizio ferroviario firmato dalla giunta Cirio con Trenitalia, del valore complessivo di 1,3 miliardi di euro. Se per la maggioranza si tratta di un testo che assicurerà il servizio e farà aumentare le linee, per le opposizioni l’accordo di validità decennale non rispetta le direttive dell’Art, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ed espone il Piemonte a pericolosi contenziosi.

Per l’assessore Gabusi il contratto porterà miglioramenti

«Grazie alle nuove risorse abbiamo aperto una trattativa con Trenitalia: 250 milioni in più rispetto allo scorso decennio», ha detto l’assessore Gabusi, «Ci sarà un servizio migliore per tutti e l’età media dei 120 treni passerà dagli attuali 26 anni a 14, perché ci saranno 71 treni nuovi, 33 regionali e 38 del servizio ferroviario metropolitano. Inoltre, possiamo inserire le riaperture delle linee sospese: inizieremo entro settembre 2023 con la Casale-Mortara e la Asti-Alba».

Per il Pd si rischiano “contenziosi”

Un quadro che però non convince le opposizioni: «L’Art fino ad oggi ha considerato 13 contratti di servizio ferroviario regionale e solo il Piemonte non ha rispettato le indicazioni fornite», ha attaccato il consigliere regionale Pd, Alberto Avetta, «Gli insufficienti livelli di qualità del servizio e le difformità sulle politiche tariffarie sono tutti elementi che pagheranno i pendolari Piemontesi». «Peraltro, l’attuale contratto di servizio è peggiorativo rispetto al precedente, ed è evidente che Trenitalia si comporta da monopolista, facendo il bello ed il cattivo tempo. Le penali sono l’unico strumento oggettivo per cercare di garantire la qualità del servizio ed è inaccettabile che il contratto sottoscritto con Trenitalia preveda penali troppo basse e non conformi alle indicazioni dell’Art», ha aggiunto Avetta, «Nonostante tutti questi rilievi, la giunta Cirio ha voluto comunque sottoscrivere un contratto chiaramente non conforme, pur sapendo che c’era il rischio di un contenzioso».

M5s: «Pendolari non tutelati»

Critiche sono arrivate anche dai Cinque stelle: «Pendolari e viaggiatori sono privi di tutele minime, mentre Trenitalia si vede riconoscere un contratto estremamente vantaggioso»  hanno detto i consiglieri Sean Sacco e Ivano Martinetti, secondo i quali «mancano le previsioni sul price cap in relazione al possibile aumento della qualità del servizio e sulla variazione dei prezzi in caso di aumento non programmati dell’influenza. Non è previsto alcun monitoraggio della domanda di trasporto pubblico e non c’è nemmeno una strategia adeguata per monitorare l’applicazione del contratto di servizio. Trenitalia, di fatto, opererà in assenza di controlli». Ma per i consiglieri M5s «l’aspetto più grave riguarda l’assoluta mancanza di investimenti di rilievo per le linee ferroviarie, senza la riattivazione della maggior parte delle linee sospese, il tutto a fronte di maggiori oneri per la Regione Piemonte e per i viaggiatori».

 

30 Novembre 2022
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