Sonics in Toren all’Olimpico tra magiche acrobazie
Torna nei teatri italiani, e per la prima volta a Roma, Sonics in Toren il 30 novembre al Teatro Olimpico di Roma.
Sonics in Toren all’Olimpico
Da un mondo in bianco e nero a un mondo in cui i colori esplodono. Dalla terra al cielo. Dalla realtà al sogno. Tra giochi di luce immersi in scenografie in divenire e quadri che mutano cambiando composizione, forma e colore. Tra acrobazie aeree mozzafiato, performance atletiche che, attraverso la danza sospesa nell’aria, si trasformano in vere e proprie poesie di corpi.
Torna nei teatri italiani, e per la prima volta a Roma, (il 30 novembre al Teatro Olimpico) Sonics in Toren, il successo europeo della compagnia di acrobati volanti con uno spettacolo presentato in anteprima mondiale al Fringe Festival di Edimburgo, per la compagnia un po’ un ritorno alle origini.
Tra magiche e colorate acrobazie
Dopo l’ incontro tra testo teatrale e gesto acrobatico sperimentato negli spettacoli precedenti “Steam” e “Duum” , stavolta i Sonics si concentrano sulla sperimentazione acrobatica, atletica e visuale dei performer, suggerendo una riflessione. Tutta la magia e l’emozione che il colore è in grado di creare si perdono man mano che l’essere umano diventa adulto.
Ecco allora sul palco la storia di un uomo che, intrappolato nella sua routine, vive una vita in bianco e nero, oramai incapace di cogliere le mille e colorate sfumature della realtà ma basterà per un attimo capovolgere il proprio punto di vista ed ecco che subito si scivolerà in un mondo di colore mentre sul palco cominciano a succedere cose incredibili per i corpi e per gli occhi. Un vero e proprio inno al colore, alla passione e alla speranza.
Il direttore dei Sonics, Alessandro Pietrolini
«Toren è una sorta di “Torre” dalle mille sfumature, dove si racchiudono le esperienze e le avventure delle nostre vite, che la nostra memoria – spiega – ha gelosamente custodito in attesa che qualcuno tornasse a riprendersele. I ricordi scorrono veloci, sono imprevedibili e mutevoli, dipendono dai nostri stati d’animo: nello spettacolo tutto questo si materializza nella scenografia ad elastici presente in scena, che ad ogni quadro cambia composizione forma e colore, consegnandoci immagini sempre diverse».
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