Qatar2022
5:32 pm, 28 Novembre 22 calendario

La Germania dei pub che ignora il mondiale

Di: Redazione Metronews
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La Germania boicotta il mondiale. Mica come gli italiani, che in Qatar una nazionale da tifare non ce l’hanno ma un occhio alle partite ce lo buttano sempre, perchè Messi, Neymar, Ronaldo e soci il loro bel fascino ce l’hanno anche se inseguono un pallone tra le dune del deserto. In Germania invece questa storia dei diritti calpestati l’hanno presa molto seriamente.

La Germania dei pub ignora il mondiale

L’umore non è mai  stato così sommesso durante un mondiale, in Germania. Molti pub non trasmettono nemmeno le partite – cosa che fino a due mesi fa sembrava non essere prevista in natura – anzi a quanto pare qualcuno si ingegna a fare cose alternative, dalle presentazioni di libri ai concerti. E dire che solitamente, quando gioca la Bundesliga o la Champions League, i pub sono solitamente la sentina dove il calcio teutonico viene pastorizzato insieme ai fiumi di birra che scorrono tra gli appassionati.

Il sentimento di ripulsa verso questi mondiali qatarioti e la Fifa sono è così forti che i tifosi del Borussia Dortmund (una delle tifoserie più accese),  hanno invitato tutti a non seguire la competizione. Lo stesso messaggio, prima dell’inizio di Qatar 2022, era stato lanciato durante la gara Herta Berlino-Bayern Monaco. Certo la nazionale ultima nel girone avrà anche un ruolo in questa “freddezza”, con l’eliminazione ad un passo nonostante la buona prova nel pareggio di di ieri sera contro la Spagna. Ma c’è sicuramente di più.

Un gesto forte

Se gli iraniani non hanno cantato l’inno, all’esordio, i tedeschi sono stati del resto gli unici a scendere in campo con la mano sulla bocca per protesta contro la censura.  Il tutto mentre il ministro degli interni tedesco Nancy Faeser indossava la fascia “one love”, seduta in tribuna vicino ad un impietrito Infantino. Dopo questo gesto in Germania i giocatori non sono stati applauditi, perchè molti hanno detto che invece la bocca avrebbero dovuto aprirla e parlare.

E persino il portierone Neuer è stato criticato per non aver indossato, come avrebbe voluto fare, la fascia “One Love”.

«Sostengo i giocatori in qualsiasi scelta, ma adesso è il momento di manifestare il proprio dissenso verso chi pensa che non siamo tutti uguali», le  parole del ministro degli interni Nancy Faeser. Che guardacaso  ricalcavano  quelle del comunicato della Federcalcio tedesca: «I diritti umani non sono negoziabili. Dovrebbe essere ovvio, ma purtroppo non lo è ancora. Ecco perché questo messaggio è così importante per noi. Bandirci dalla benda è come bandire le nostre bocche».

Ma è la vicenda dei pub, il segnale più evidente di una sensibilità che non si lascia ingannare dal pallone che rotola. E che non giustifica le morti per la costruzione degli stadi (si stima che le vittime siano state 6500). O lo sfruttamento al limite dello schiavismo della manodopera migrante.

Il caso dei pub

Il sito sports.ndtv.com, per esempio, riporta la storia del bar “Fargo”. Ritrovo abituale di tifosi durante le partite. Qui stavolta non si trasmetteranno la partite del Mondiale. « Non siamo d’accordo sul fatto che la Coppa del mondo debba svolgersi in un paese in cui lo scopo è ovviamente il lavaggio sportivo e far sembrare il paese diverso a livello internazionale da quello che è in realtà», ha detto il proprietario, Joschik Pech, al sito sports.ndtv.com. 

Fargo è uno delle dozzine di bar in tutta la Germania, tra cui diversi nella capitale Berlino, che si sono impegnati a boicottare quello che normalmente è un evento di punta nella nazione pazza per il calcio. E così anche gli ascolti, tranne quando gioca la nazionale, non si impennano. 

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28 Novembre 2022
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