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2:14 pm, 28 Novembre 22 calendario

Conte e il condono del 2018, il Pd: “Scelta sbagliata e dannosa”

Di: Redazione Metronews
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Il condono edilizio per Ischia, fatto dal leader M5S Conte, per il Pd fu una “scelta sbagliata”.

«Rinnoviamo oggi il cordoglio per le vittime e la nostra riconoscenza a quanti sono impegnati nei soccorsi e nell’assistenza alla popolazione colpita. Una tragedia che ci obbliga a ricordare come il nostro sia un paese fragile, segnato dal dissesto idrogeologico, da un consumo di suolo dissennato, dall’abusivismo edilizio. Sosterremo in questa fase tutte le iniziative che hanno l’obiettivo di aiutare i cittadini del territorio colpito. Non possiamo però dimenticare a questo proposito quanto sia stata sbagliata e dannosa la scelta del condono fatta nel 2018 dal primo governo Conte e supportata dal M5S e dalla Lega, con il voto favorevole di FdI e l’astensione di Forza Italia», dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e la deputata Chiara Braga, responsabile transizione ecologica Pd.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Il Pd e il condono di Conte

«Ne va dimenticato come il gruppo del Partito democratico abbia combattuto, spesso solo, in Parlamento per evitarla e votato contro l’intero provvedimento proprio per la presenza nello stesso del condono edilizio – proseguono -. I goffi tentativi di negare la gravità di quell’errore lasciano sconcertati. Quello fu un condono vero e proprio, fatto passare con l’argomento inaccettabile che bisognava fare presto per il ponte di Genova. Con l’articolo 25 del decreto del 2018 si stabilì infatti che tutte le pratiche di condono pendenti dovessero essere evase nei successivi sei mesi, applicando esclusivamente le norme del condono del 1985, il condono Craxi Nicolazzi. Ciò consentiva di sanare migliaia di abusi edilizi mai sanati e che sarebbero stati insanabili per i condoni successivi. Significava sanare abusi realizzati in aree a rischio idrogeologico, con la beffa di finanziare con risorse pubbliche dei cittadini italiani la ricostruzione di immobili abusivi anche in aree pericolose ed anche a beneficio di soggetti condannati in via definitiva per reati di stampo mafioso, esclusi invece ad esempio dal condono del 2003. L’effetto fu l’applicazione impropria proprio a Ischia del condono più permissivo di sempre con il blocco di tutte le pratiche di abbattimento degli immobili abusivi. Questa la semplice verità. La nostra speranza, ora, è che dopo questa tragedia, l’indignazione generale aiuti ad approvare finalmente la legge contro il consumo di suolo, ad attuare il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, e a contrastare ogni nuovo condono dando invece strumenti e risorse a sindaci e prefetti per abbattere gli immobili abusivi. Solo così potremo evitare nuove catastrofi e di sopportare nuovi lutti».

La vicenda di Casamicciola “sia da esempio per dire basta con qualunque logica di protezione dell’abusivismo edilizio. La scelta del 2018 è stata sbagliata, il Pd ha votato contro convintamente, ma non vogliamo aprire polemiche in un momento nel quale coloro che stano lavorando lì sono impegnati a salvare vite umane”, ha detto il segretario Pd  Enrico Letta.

E ancora: «Noi italiani abbiamo la memoria corta, ma il condono del Conte-Salvini nel 2018 per gli edifici abusivi costruiti in aree a rischio, è stata una schifezza – scrive su Twitter l’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti – compresa la chiusura dell’unità di missione su dissesto idrogeologico».

L’articolo 25 del Decreto Genova che riguardava il condono edilizio per Ischia

Orlando

“Promemoria. Era il 31 ottobre 2018. In aula alla Camera stavamo discutendo del Decreto Genova e presi la parola per una dichiarazione di voto che voglio qui ricordare. #Ischia”. Lo scrive su Twitter Andrea Orlando, del Pd, postando il video del suo intervento in aula per annunciare il suo no all’articolo 25 del Decreto Genova.

Il leader M5S Giuseppe Conte

Conte: “Fango su di me”

In queste ore di fronte alla tragedia di Ischia “che lascia sgomenti” certi politici “gettano fango su di me”, scrive Giuseppe Conte su Facebook, e aggiunge: “E’ la sempiterna categoria degli sciacalli: vengo accusato di aver introdotto un condono… Niente di più falso”. La norma, dice Conte, ha stabilito “per la certezza del diritto” che “occorreva dare una risposta entro sei mesi” da parte dello Stato. “Lo Stato non può erogare fondi a chi ha un immobile abusivo: ecco spiegata la necessità di dare risposta entro sei mesi. Sapete quante pratiche sono state accolte? Solo sei, su 1400 abitazioni” e questo conferma che “se un immobile era abusivo prima, è rimasto abusivo dopo”. Conte sottolinea che la norma del suo governo “non ha riguardato 28mila pratiche pendenti a Ischia” ma solo “gli immobili compresi nel cratere del terremoto e danneggiati dal sisma”.  Qualcuno “gioca sull’equivoco” perché nell’articolo 25 del decreto c’è scritto “definizione delle pratiche di condono”. “Per forza – rimarca Conte – la norma riguarda l’accertamento o meno dell’abusività degli immobili danneggiati compresi nel cratere”.

28 Novembre 2022
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