Ischia
5:08 pm, 27 Novembre 22 calendario

Ischia, trovato il corpo di un’altra vittima, scatta la polemica politica

Di: Redazione Metronews
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NAPOLI Il lavoro incessante dei soccorritori ha portato a trovare il corpo di un’altra vittima della frana a Casamicciola Terme, sull’isola di Ischia. Non si conoscono ancora i dettagli del ritrovamento. Protezione civile, vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari lavorano lungo via Celario, dove alle 5 di ieri mattina si è riversata sulle case una massa di fango, rocce e detriti dal monte Epomeo cercando, anche a mani nude, di estrarre i corpi. Tutti i residenti di via Celario risultano dispersi.  Intanto, sembrerebbe che i soccorritori siano riusciti a trarre in salvo un’intera famiglia rimasta bloccata in casa dal fiume di fango. Venti le persone che risultano isolate senza acqua né luce. Sono 13 i feriti e 164 gli sfollati.

De Luca: «Ora è il momento del dolore per le vittime»

«A Casamicciola, presso il Centro operativo comunale che coordina le attività di soccorso per l’alluvione e la frana – dichiara il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca – , questa mattina, con il commissario straordinario del Comune, Simonetta Calcaterra, appena nominata commissario per la protezione civile a Ischia, abbiamo fatto il punto sulle operazioni di soccorso e gli interventi per la messa in sicurezza: ora è il momento del dolore per le vittime e della piena collaborazione tra le istituzioni per offrire il massimo sostegno alla popolazione colpita da questa tragedia».

«Stiamo lavorando per salvare le persone che sono sotto il fango -. conclude De Luca – ed è possibile che purtroppo ci siano altre vittime» e «per dare una sistemazione ad altri 170 sfollati, che non potranno tornare ad abitare in quella zona. Dobbiamo demolire le costruzioni abusive. Per il resto servono piani di recupero da parte di comuni che non hanno soldi neanche per la normale amministrazione».

La polemica politica sul condono-non condono tra Conte e Renzi

A livello politico, invece, ormai è un rimbalzo di responsabilità e di polemiche. La miccia l’accende il condono – non condono di cui il presidente del M5S, Giuseppe Conte, parla nel corso della trasmissione Rai, Mezz’ora in più, intervistato da Lucia Annunziata.

«A Ischia ci sono richieste di condono precedenti al 2018 – dice Conte -, dunque precedenti al mio governo, per circa 27 mila abitazioni su 60 mila abitazioni, quindi la metà con richiesta di condono. In più ci sono richieste per danni da terremoto per 1.100 abitazioni. Per accelerare le pratiche impantanate noi abbiamo introdotto l’articolo 25 che non è un condono, ma una procedura perché si espletasse più celermente l’esito delle pratiche».

Immediata la replica di Matteo Renzi via social. «Davanti al disastro di Ischia le dichiarazioni di Conte oggi su Rai3 sono farneticanti. Ha fatto un condono a Ischia, ha chiuso l’Unità di missione sul dissesto e non si vergogna? Eppure 4 anni fa glielo avevamo detto».

Renzi prosegue affermando che «Conte dice che il provvedimento di Ischia non era un condono. L’articolo 25 del suo decreto legge parla esplicitamente di procedure per il condono ad Ischia. Giuseppe Conte si deve vergognare! Vergognare per il condono di Ischia e per aver chiuso l’unità di missione sul dissesto idrogeologico. Nel 2018 abbiamo chiesto a Conte di fermarsi! C’è un limite alla decenza: oggi lo ha sorpassato».

Il sindaco di Lacco Ameno: «Nessun condono per Ischia»

In merito al condono interviene seppur con toni più moderati anche il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale: «E’ il momento del dolore, ci sono ancora dispersi sotto il fango, tra cui anche minori. I nostri cuori e le nostre attività sono concentrati nel recupero quanto prima delle persone disperse. La polemica sull’abusivismo edilizio è un argomento trito e ritrito e fuori luogo in questo momento. Nella legge del 2018 del governo Conte, comunque, non c’era e non c’è nessun condono per l’isola di Ischia, è un’informazione sbagliata».

«L’allerta arancione l’abbiamo avuta anche la settimana scorsa, due settimane fa e così via, ma nessuno poteva mai immaginare una tragedia di questa portata. Quando si entrerà nel merito della frana – conclude Pascale – si capirà di cosa stiamo parlando».

Anci Campania chiede un incontro con la Regione

In campo scende anche il presidente dell’Anci Campania, Carlo Marino, con una lettera indirizzata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con la quale chiede «un incontro urgente per verificare: i punti su cui i Comuni possono collaborare con la Regione Campania per rendere effettiva la programmazione e monitoraggio degli interventi di difesa del suolo; le azioni da intraprendere nell’immediato per la salvaguardia delle popolazioni interessate al dissesto idraulico e idrogeologico. Sono certo che, appena l’emergenza di Casamicciola glielo consentirà, lei valuterà positivamente già nei prossimi giorni la convocazione di un tavolo di confronto con i Comuni della Campania».

«Contrastare il dissesto idrogeologico»

«Il dissesto idrogeologico – prosegue Marino – è la condizione che caratterizza aree dove processi naturali o antropici determinano condizioni di rischio sul territorio. In Campania le zone con tali caratteristiche sono numerose. L’esposizione al rischio, dovuto anche al verificarsi di eventi meteorici estremi, costituisce un problema di grande rilevanza sociale, sia per il numero di vittime, come si è visto nella luttuosa frana nell’Isola di Ischia, sia per i danni prodotti alle abitazioni, alle infrastrutture e all’apparato industriale e commerciale, come avvenuto recentemente nel Cilento. Anci Campania è convinta che occorra passare da una impostazione focalizzata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ad una cultura di previsione e prevenzione, centrata sull’individuazione delle condizioni di rischio e volta all’adozione di interventi finalizzati alla minimizzazione dell’impatto degli eventi».

 

27 Novembre 2022
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