Bologna
3:32 pm, 21 Novembre 22 calendario

Morì di amianto a scuola, Miur dovrà risarcire i figli con 930mila euro

Di: Redazione Metronews
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La corte d’appello di Bologna ha respinto il ricorso presentato dal ministero dell’Istruzione contro la sentenza che lo condannava al pagamento di 930mila euro di risarcimento a favore dei figli della professoressa Olga Mariasofia D’Emilio, deceduta il 21 febbraio 2017 a causa di un mesotelioma per l’esposizione all’amianto. La donna aveva lavorato alle dipendenze del ministero nella scuola media «Farini» di Bologna tra il 1981 e il 1990. All’interno della struttura è stata dimostrata la presenza della fibra killer dove, a respirarla, non c’era solo la docente, ma i suoi colleghi, e anche tantissimi ragazzi. Consapevole della sua esposizione, l’insegnante aveva ottenuto dall’INAIL il riconoscimento di malattia professionale. Nel 2007, poi, aveva iniziato la procedura giudiziaria per ottenere il risarcimento dei danni ma, solo dopo la sua morte, i figli Silvana ed Andrea, grazie all’Osservatorio Nazionale Amianto e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, costituito con l’avvocato Massimiliano Fabiani del Foro di Bologna, hanno vinto la causa contro il ministero per non aver rimosso l’amianto dalla struttura.

Amianto in 431 istituti

«Questa seconda sentenza – ha commentato la figlia Silvana – è stata liberatoria. Mia madre ha avuto quello che ha sempre desiderato quando ha scoperto di avere un mesotelioma, mi diceva sempre che voleva giustizia, e in questi anni ho vissuto sentendo un dovere profondo nei suoi confronti, quello di non mollare. Ed è per questo che, anche a livello personale, è stato liberatorio riuscire ad arrivare fino in fondo ottenendo, anche grazie alla bravura dell’avvocato Bonanni, un esito favorevole».
In Emilia Romagna sono stati rilevati 431 istituti con amianto. A fronte di alcune bonifiche, negli anni sono stati segnalati altri casi di scuole contaminate, quindi, secondo le stime dell’ONA, nel 2021 ci sono più di 400 scuole con materiali contenenti amianto.

Rischio per 356mila studenti

«L’amianto nelle scuole è una vergogna per un paese civile, circa 356mila studenti sono ancora esposti ad un materiale che provoca patologie come l’asbestosi, malattia polmonare cronica, e il mesotelioma, tumore che colpisce il tessuto sottile che riveste gli organi interni – dichiara l’avvocato Bonanni – a questa cifra si aggiungono altre 50mila persone tra docenti e personale scolastico. Alcune regioni e città stanno provvedendo alle bonifiche di oltre 2400 scuole ancora contaminate, ma non c’è un piano coordinato, nè vengono stanziati finanziamenti adeguati». Altra emergenza denunciata dall’Osservatorio è quella degli acquedotti con tubi contenenti amianto, 28 solo nelle province di Bologna e Modena a servizio di 134 Comuni. E su 453 campioni analizzati, 41 sono risultati positivi per la presenza della fibra killer.

 

 

21 Novembre 2022
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