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6:23 pm, 21 Novembre 22 calendario

Taglio cuneo fiscale da 5 miliardi per lavoratori. Nasce “carta spesa”

Di: Redazione Metronews
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La manovra sul tavolo del Consiglio dei ministri ammonterà a circa 32 miliardi. Sarebbe confermato, in vista del Consiglio dei ministri, il taglio del cuneo fiscale interamente a beneficio dei lavoratori.

Taglio di cuneo fiscale e Iva su prodotti per infanzia

Il taglio ammonterebbe a 2 punti per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro – in sostanza una proroga alla misura introdotta dal governo Draghi – mentre salirebbe a 3 punti, questo l’elemento di novità, per i redditi fino a 20mila euro. In tutto la misura assorbirebbe 5 miliardi, spiegano fonti di governo.

Sarà anche ridotta al 5% l’Iva sui prodotti per l’infanzia e per gli assorbenti.

Reddito di cittadinanza, nel 2023 ridotto da 12 a 8 mesi per gli occupabili

Stop al Reddito di cittadinanza per i cittadini occupabili a partire dal gennaio 2024: tutti loro potranno continuare a percepire il sussidio introdotto dal governo giallo verde fino al 31 dicembre 2023. Nulla cambia, invece, per gli inoccupabili che continueranno a vedersi accreditato a fine mese il Reddito. Il punto di caduta per evitare stop traumatici prevedrebbe un periodo ponte, con corsi di formazione ad hoc per gli occupabili finalizzati ad agevolarne l’ingresso nel mondo del lavoro. L’assegno del reddito di cittadinanza per gli occupabili nel 2023 sarà ridotto “da 12 a 8 mesi”, ha detto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario con delega all’attuazione del programma di governo.

Niente taglio Iva su alimentari, nasce la “carta spesa”

Carta spesa per i meno abbienti, quelli con un reddito fino a 15mila euro. La manovra sul tavolo del Consiglio dei ministri prevedrebbe un fondo di 500 milioni destinato a coprire l‘acquisto di beni di prima necessità -come pasta, pane e latte garantiti così a chi ha difficoltà a riempire il carrello della spesa. La carta verrebbe gestita dai Comuni, utilizzabile in tutti i punti vendita che aderiscono all’iniziativa. La misura ha preso il posto del taglio dell’Iva generalizzato ai beni di prima necessità, che rischiava di essere assorbito senza variare il prezzo di vendita.

Si dimezza lo sconto delle accise sui carburanti

Si dimezza invece lo sconto sui prezzi dei carburanti, che dal 1 dicembre passa da una sforbiciata alla pompa di 30,5 centesimi ad un taglio di 18,3 centesimi. E’ quanto prevedrebbe il decreto atteso nel Cdm di questa sera, assieme alla legge di bilancio, in materia di accise e Iva sui carburanti.

Il Codacons è “totalmente contrario all’ipotesi di ridurre il taglio delle accise sui carburanti”. “Si tratta di una misura assurda che avrà effetti diretti e indiretti pesantissimi sulle tasche degli italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – In primo luogo la riduzione del taglio delle accise provocherà un rialzo immediato dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa di 12,2 centesimi al litro e una maggiore spesa pari a +6,1 euro a pieno, +146 euro annui a famiglia ipotizzando due pieni mensili di carburante, conto che sale al crescere dell’utilizzo dell’automobile da parte dei cittadini”. “In secondo luogo, fatto ancora più grave, l’abbassamento del taglio dell’accisa produrrà pesanti effetti indiretti, con un aumento dei prezzi al dettaglio per i beni trasportati, considerato che l’85% delle merci in Italia viaggia su gomma. Ci saranno quindi conseguenze negative sull’inflazione, in un momento in cui i listini al dettaglio andrebbero calmierati”, conclude Rienzi.

21 Novembre 2022
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