Caos Metro B, migliaia di pendolari in strada

Caos Metro B, ferma per tutta la mattina nella tratta tra Castro Pretorio e San Paolo. Migliaia di pendolari sono rimasti in strada nonostante Atac abbia messo in strada 76 bus navetta.

Caos Metro B, migliaia di pendolari in strada

La mattinata infernale per le migliaia di viaggiatori che utilizzano ogni giorno il trasporto pubblico a Roma è iniziata alla 7:36, in piena ora di punta, quando Atac ha comunicato sui suoi canali social: «Sono in corso le attività per il ripristino della tratta San Paolo-Castro Pretorio, interrotta per attività di controllo sui sistemi di alimentazione elettrica. I tecnici sono sul posto e stanno operando per ridurre al minimo i tempi dell’intervento».

Tempi che invece si sono protratti fino alle 15 circa di oggi, creando disagi e ritardi a migliaia di utenti. «Ci vorrebbe una class action di noi pendolari contro Atac perché a usare i mezzi pubblici di Roma alla fine ci si ammala», commentava una donna ferma in piazza dei Cinquecento.

L’area attorno alla stazione Termini è stata tra le più congestionate. Centinaia di persone hanno atteso anche un’ora nella speranza di salire su uno dei bus navetta. «Ne sono passati una decina, tutti pieni come carri bestiame. È un’ora che aspetto di trovare un pullman in cui riuscire a entrare», commentava sconsolato un viaggiatore.

L’assessore Patanè: «Individuare eventuali responsabilità»

Lazienda capitolina Atac «verifichi con tempestività le ragioni dell’interruzione, da questa mattina, della tratta della Metro B tra San Paolo e Castro Pretorio, per la quale ci scusiamo con gli utenti, e assuma i provvedimenti opportuni sia in ordine al ripristino del servizio e sia in ordine all’individuazione delle eventuali responsabilità». Queste le parole dell’assessore capitolino ai Trasporti Eugenio Patanè.

Azione: «Sindaco e assessore si muovano»

«Il sindaco e l’assessore dovrebbero prendere di petto la questione, senza aspettare l’arrivo del Giubileo. Serve un intervento serio e deciso sui trasporti di Roma, un cambio di passo. Ci sono utenti che pagano quotidianamente per non avere il servizio, in un parallelismo inversamente proporzionale tra autonomia e legittimo uso del proprio tempo e stress. La nostra disponibilità a collaborare per lasciare il terreno della propaganda e incamminarci su quello dell’efficienza non è in discussione. Ma si attivino in prima persona Gualtieri e Patanè, così non se ne esce», hanno dichiarato i consiglieri capitolini di Azione in una nota.