Djokovic vola in finale e mira al premio da 4,7 milioni

«Grazie che siete venuti e per il supporto, si sentiva sul campo, specialmente negli ultimi punti del secondo set. Spero vi siate divertiti». Sono per il pubblico le prime parole di Novak Djokovic dopo la vittoria nella semifinale delle Nitto ATP Finals di Torino contro Taylor Fritz in due set 7-6 (5), 7-6 (6) in poco meno di due ore. Una vittoria che gli spalanca le porte della finale di domani contro il vincitore dell’altra semifinale in programma stasera tra Casper Ruud e Andrey Rublev.

Un premio milionario per Djoko

Se domani dovesse vincere, Djokovic non solo eguaglierebbe il record di Federer di sei titolo Atp Finals raggiunti, ma si intascherebbe il premio più ricco della storia del tennis: 4.740.300 dollari in palio per il vincitore del Nitto da imbattuto. Intanto il campione di Roma, Wimbledon, Tel Aviv e Astana si è già assicurato il record di 45 vittorie e 17 sconfitte in carriera alle Nitto ATP Finals, dove ha alzato il trofeo nel 2008 (a Shanghai) e nel 2012, 2013, 2014 e 2015 (a Londra).

Analizzando la partita di oggi Djoko ha dichiarato: «Chiedo sempre a me stesso un alto livello e oggi non mi trovavo molto bene. Lui ha uno dei servizi più forti al mondo, non era facile rispondere, ma nei momenti giusti ho letto quello che voleva fare. C’era molta tensione, ma alla fine sono riuscito a vincere, sono molto contento e orgoglioso». Djokovic ha dovuto riprendersi rapidamente dopo l’estenuante vittoria di ieri in tre ore su Daniil Medvedev nell’ultimo match del girone. «Ho dovuto combattere per sopravvivere», ha aggiunto il serbo, «Oggi non mi sono sentito molto reattivo o molto a mio agio. Sapevo che arrivando alla partita di oggi dopo l’estenuante battaglia di ieri contro Medvedev, che avrei avuto bisogno di tempo per adattarmi e trovare il movimento dinamico di cui avevo bisogno contro Fritz, che è uno dei migliori server del tour».

Djokovic ringrazia team e famiglia

Infine il ringraziamento al suo team e alla sua famiglia, presente in questi giorni alle partite. «Come papà – ha detto – è bello vedere i miei due bambini con me e mia moglie, spero che siano contenti di quello che succede in questi giorni. Loro sono sempre col sorriso – ha concluso – e questo mi dà una grande forza per giocare bene sul campo»