Una 15enne vittima di bullismo vicino alla scuola
TORINO Ha 15 anni ed è una ragazza di origini marocchine a denunciare di essere stata vittima di bullismo. Il legale della famiglia, Raffaele Folino spiega che serve «più attenzione da parte delle istituzioni, soprattutto la scuola. Ritengo sia una cosa da valutare quella che anche nei paraggi della scuola ci sia attenzione agli atti di bullismo, prima e dopo le lezioni».
L’avvocato si riferisce ai luoghi dove sono stati perpetrati atti di bullismo nei confronti della giovane avvenuti nei pressi di un istituto scolastico di Pinerolo, a Torino.
Tre atti di bullismo denunciati dalla famiglia
La famiglia della ragazzina di origini marocchine ha denunciato ai carabinieri quanto accaduto in almeno 3 diverse occasioni e il legale ha fatto una segnalazione alla procura per i minorenni di Torino.
«Forse servirebbe un coordinamento tra le istituzioni e le forze dell’ordine all’uscita della scuola. Lei è stata coraggiosa ma è molto segnata, bisognerebbe fare di più per contrastare fenomeni come questo», dice ancora l’avvocato Folino, evidenziando che tutte le violenze nei confronti della 15enne sono avvenute nei pressi della scuola.
Gli episodi di bullismo vicino alla scuola
Tra gli episodi di violenza fisica e psicologica, anche uno nei quali alla vittima sono state strappate e spezzate le unghie, dopo essere stata schiaffeggiata, tirata per i capelli, buttata in terra e presa a calci da tre coetanee.
Uno dei tre episodi, quello che risale al 26 ottobre scorso, è stato filmato da un’altra ragazza e il video è stato acquisito dagli investigatori. Le stesse giovani l’avrebbero importunata successivamente, cercando di intimidirla, anche il 3 e il 9 novembre (nel secondo episodio le avrebbero impedito di prendere il bus per tornare a casa). Del caso si sta occupando la procura dei minori di Torino.
«Chi l’ha aggredita voleva che perdesse l’anno»
«Si tratta – conclude l’avvocato Raffaele Folino – di una ragazzina e di una famiglia a modo, ben integrati nel territorio, cittadini italiani da tempo e ben educati. Questa vicenda ha profondamente segnato la giovane e ho paura che la segnerà ancora per un bel po’. Lei è stata molto coraggiosa a denunciare tutto e ora è seguita anche da una psicologa, oltre a quella della scuola. Chi l’ha aggredita probabilmente voleva che perdesse l’anno».
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