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6:20 pm, 18 Novembre 22 calendario

Da IG sette novità sulla nuova serie di Zerocalcare

Di: Patrizia Pertuso
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SOCIAL “Ciao, qui Zerocalcare (lo scrivo perché è un post condiviso, no perché so’ scemo); con tutte le accortezze del caso, a un anno da Strappare lungo i bordi, pare che intanto posso dire questo: la nuova serie si chiama Questo mondo non mi renderà cattivo e arriva nel 2023″.

Segue su Instagram immancabile disegno (anzi: disegnino, come lo chiama lui): sulla torre di Netflix svetta un occhio minaccioso sovrastato dalla scritta: “Dopo una lunga attesa finalmente gli aggiornamenti sulla nuova serie. Siccome è passato un anno dall’uscita di Strappare lungo i bordi, lo Scarlatto Signore ritiene che si possa dire qualcosa del progetto”.

Lo Scarlatto Signore

Ed è proprio lo Scarlatto Signore ad ammonire: “Tuduum… Attienti a quanto stabilito e ai tuoi cari non verrà torto un capello”.

Sotto l’imperiosa torre c’è lui, Michele Rech versione fumetto, che tituba: “allora vado eh…”, “come concordato..”, “7 punti..”, “non faccia del male alla mia bouganville…”

Poi, finalmente, non una ma ben sette certezze in quei sette punti di cui sopra.

La nuova (ripeto: nuova) serie di Zerocalcare

La prima: “Non è la stagione 2. Molti chiedono: ‘ma quando esce la stagione 2 di Schioppare lungo i fiordi?’ Strappare blablabla l’avemo fatta, sta là, è chiusa, evitiamo di spolparne pure il ricordo. Questo è un altro progetto, un’altra storia. Come nei libri, ci so’ dei personaggi che tornano, ma no il ‘seguito'”.

L’eccellenza del doppiaggio

La seconda certezza riguarda “l’eccellenza del doppiaggio” di cui Zerocalcare tiene a sottolineare che “il tratto distintivo della mia produzione rimane il bell’italiano, la dizione pulita, le parole ben scandite”. Non poteva essere altrimenti, certo. Sempre in quest’ambito si inserisce il ritorno di Valerio Mastrandrea. “Ovviamente quel faggiano di Mastandrea fa ancora l’Armadillo”, scrive Zerocalcare a cui fa eco una voce (?) fuoricampo che sottolinea in modo diretto ed altrettanto perentorio: “Cor cazzo”. Poteva andare altrimenti? No.

I focus vanno alla grande

Passiamo alla terza novità: “finora i focus vanno alla grande. Siccome ci stiamo ancora lavorando l’unica persona che ha visto qualcosa dal lato mio è Genitore 1”. Che, esattamente come detto per la prima serie Strappare lungo i bordi (che non è il prequel di questa, mi raccomando), si lascia andare ad una lunga serie di complimenti verso il figliuolo. Partendo da quel “Mio figlio è una merda” che ormai ha assunto il ruolo di rituale sacro, Genitore 1 non ha dubbi: “In confronto l’anno scorso hai fatto Kubrick. Mo’ c’hai pure i capelli…”. D’altra parte non è forse vero che, come cantava Pino Daniele, ogni figlio è bello a mamma sua?

Questo mondo non mi renderà cattivo

La quarta notizia di questo lungo post su Instagram riguarda il titolo che sarà (per chi ancora non lo avesse capito o fosse preda di una tormenta di dubbi) Questo mondo non mi renderà cattivo, “perfetto per gli hastag: la gente finisce di leggerlo che già s’è rotta il cazzo. Il diablo del marketing, cattedra di social media managering subito”, scrive Zerocalcare che quando si tratta di autostima diventa Maestro assoluto.

Mitomania anche meno

Al posto numero 5 c’è “Mitomania anche meno” in cui Zerocalcare spiega, sempre con i toni pacati e il perfetto italiano che lo contraddistinguono, che su questa nuova (nuova, non un seguito – ricordatevelo) ci stanno lavorando “tipo 200 persone”.

L’unico motivo per cui qualcuno ha letto fin qui

Poi arriva “l’unico motivo per cui qualcuno ha letto fino a qui”. Semplicissimo: “Scarlatto Signore, ho fatto ciò che ci siamo detti, ma lo sa che a nessune gliene frega un cazzo de sta roba e che l’unica cosa che la gente vuole sapere è quando esce?”.

Dall’alto della sua torre, del suo potere e del suo “Tudum”, lo Scarlatto Signore si appresta a rispondere: “Purtroppo mio buon Calcare, l’erba voglio non cresce nemmanco nel giardino del re”. La classe, la signorilità, l’eleganza del Potere. Che si appresta ad aggiungere per il povero volgo: “Altrimenti detto, s’attaccano ar cazzo”.

Ciao, va tutto benissimo

Dulcis in fundo, la novità numero 7, “Ciao, va tutto benissimo”.  Che, in qualche modo si riaggancia ai tratti psicologici già esposti al punto 4: autostima, sicurezza in se stessi, autorevolezza, piena coscienza di sé. E poi, qualche dubbio, giusto per non sembrare “divino”: “Perché non hai rifatto la stessa identica brutta cosa, coglione? Era andata bene, Strappare lungo i bordi 2, il ritorno… Il gelato, i fili d’erba, il cane che scorreggia.. Ma no, tu te devi incaponi’ a fa’ le cose senza sape’ se sei bono a falle perché te senti stocazzo, come tutti i figli unici. E mo’ ti coprirai di fango e di ignominia (notare la perfetta conoscenza dell’italica lingua, ndr) trascinando a fondo tutti quelli che ti hanno voluto bene…”

Cos’altro aggiungere a cotanta argomentazione? Giusto un rispettoso saluto allo Scarlatto Signore…

PATRIZIA PERTUSO

 

 

18 Novembre 2022
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